F1 | GP Spagna 2013 – Top & Flop

Da Tony77g @antoniogranato

Francesco SveltoF1Sport.it

Barcellona, 13 maggio 2013 – In Spagna, sul tracciato di Barcellona, pista che più di tutte mostra il reale potenziale delle vetture, la Ferrari sfodera una prova di forza e con Alonso e Massa conquista due gradini del podio tornando ad avvicinarsi alle vette delle due classifiche. Raikkonen, avversario sempre ostico, è a -4 dalla vetta del mondiale e comincia a nutrire più di un pensiero iridato. Red Bull incolore. Male la McLaren ma ancora di più la Mercedes, vero oggetto incomprensibile del lotto delle undici vetture.

TOP

- Ferrari: Agatha Christie sosteneva che due inidizi equivalgono ad una prova. Se quella della Cina è stata una bella vittoria, in Spagna la Ferrari si è ripetuta con una prestazione ineccepibile. Gli alfieri Ferrari partivano dalla quinta e dalla nona piazza. Alonso, Massa e tutto il team, però, hanno mostrato i muscoli a tutto il circus sfoderando una gara che da poco spazio a dubbi. In Ferrari hanno capito come si gestiscono le Pirelli 2013 meglio degli altri e la F138 le calza alla perfezione. Anche le strategie hanno funzionato benissimo, con l’idea delle quattro soste ed i calcoli su tempistiche di fermata e consumo gomme stilati nei vari briefing pre-gara che sono stati precisissimi. Ieri il team di Maranello ha rasentato la perfezione. Sono stati anche più forti della sfortuna quando un detrito ha provocato un allarme rosso sulla vettura del leader della corsa, costrigendolo ad una sosta ai box d’urgenza. Unico punto debole, tanto per cambiare, resta ancora la prestazione in qualifica.

- Kimi Raikkonen: Il finnico è sempre li grazie alla sua Lotus-Renault che, come già scritto più volte su queste pagine, parte ad ogni corsa con 20 secondi di vantaggio su tutti gli altri dal momento che ha la potenzialità per effettuare una sosta ai box in meno. La Lotus, di suo, forse non è la vettura più veloce delle undici in griglia ma di sicuro è quella che tratta le Pirelli nella maniera più gentile e che si sposa al meglio con lo stile di guida di Kimi. Un mix perfetto, insomma, atto ad ottenere risultati costanti durante l’arco della stagione e predisposto per dar fastidio a tutti in ogni condizione. Dopo la trasferta spagnola Raikkonen si trova a quattro punti dalla vetta del mondiale, un’inezia. Da quando nel 2010 è cambiato il sistema di punteggi, la regolarità dei risultati è la prima caratteristica utile per vincere i titoli mondiali e la coppia Raikkonen-Lotus, al momento, ne è l’interprete più bravo.

FLOP

- Mercedes: Si, ancora la Mercedes. Dopo il ‘flop’ del Bahrain arriva anche il ‘flop’ della Spagna perchè il team di Stoccarda è riuscito a fare anche peggio. Prestazione monstre in qualifica, dove le frecce d’argento hanno mostrato un potenziale sul giro singolo a dir poco imbattibile, inavvicinabile da qualsiasi altra monoposto. Prestazione indecente in gara, dove Hamilton ha chiusto dodicesimo e doppiato da Alonso e si è ritrovato a lottare addirittura con le Williams. Rosberg, poi, dopo una prima fase di gara relativamente buona – dove per buona si intende che non ha distrutto le gomme dopo cinque giri – si è ritrovato a girare addirittura sui tempi della Marussia di Bianchi. E’ fuori discussione che la direzione tecnica del team abbia trovato un qualche strategemma che in qualifica fa letteralmente volare le W04 ma che in gara non si può applicare oppure non funziona. Il reale potenziale delle frecce d’argento è quello della domenica e le cinque posizioni perse da Rosberg in un solo giro ne sono l’immagine, triste, più evidente.

- William-Renault: La gloriosa scuderia di Grove naviga costantemente nelle retrovie. Nelle qualifiche è addirittura eliminata in Q1 con entrambe le vetture, peggior risultato da Abu Dhabi 2011. In gara non va meglio. La macchina è difficile da guidare, non sta in strada e non risponde alle variazioni d’assetto che i suoi piloti indicano. La faccia scura e le parole arrendevoli di Pastor Maldonado sono la più fulgida rappresentazione del momento estremamente negativo che sta vivendo la squadra. Montecarlo, pista atipica, potrebbe aiutarli un attimo a risalire la china. Dopo, però, torneranno le gare convenzionali e con esse i problemi della vettura.

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