16 Novembre 2015 – Un anno fa la notizia di un minorenne in F1 faceva scalpore fra gli addetti ai lavori. Oggi le prestazioni di Max Verstappen hanno messo tutti d’accordo sull’enorme potenziale di talento che il diciottenne olandese è in grado di offrire alla F1, e il Gp del Brasile è stato una prova eloquente a riguardo.
Lo scetticismo che aleggiava attorno all’idea di un minorenne in F1 è stato presto spazzato via dalle prestazioni in costante ascesa di Max Verstappen. Il punto di svolta della sua stagione è stato il Gp di Monaco, dove l’olandese è stato protagonista di un violento incidente con Grosjean alla Sainte Devote, che ha portato in molti ad accusarlo di essere troppo irruento, additando la giovanissima età come una delle principali cause di questo suo atteggiamento in pista. Da lì in poi la stagione è stata un crescendo e Verstappen ha avuto modo di convincere anche i più scettici sull’enorme talento del quale è dotato.
L’abilità di Verstappen è stata quella, col passare delle gare, di riuscire a combinare una guida aggressiva con una condotta di gara saggia e finalizzata a portare la macchina al traguardo costantemente in zona punti, ed i piazzamenti delle ultime gare gli danno ragione. Con il nono posto in Brasile Verstappen ha stabilito un nuovo record per la Toro Rosso, divenendo il primo pilota a portare a punti una macchina della scuderia di Faenza per la sesta gara consecutiva. Indovinate a chi ha sottratto il record? Sì, proprio a lui, Sebastian Vettel. E chissà che in ottica 2017 non sia proprio Verstappen il prescelto ad affiancare il tedesco in Ferrari…
F1 Il futuro si chiama VerstappenF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi