Dal 2008, a seguito dell’accordo tra le squadre denominato RRA (Resource Restriction Agreement), i test privati in pista per le squadre di F1 sono vietati. L’unica eccezione permessa dal RRA sono i test denominati aero-test, o test in linea retta.
Vediamo in cosa consiste un aero-test e come viene svolto dalle squadre:
Il test si svolge eseguendo una serie di passaggi a velocità costante su di un lungo rettilineo per verificare l’efficacia di nuovi particolari aerodinamici e per verificare che i dati ottenuti dalla galleria del vento siano allineati con quelli che verranno poi ottenuti in realtà dalla pista. Solitamente le squadre per eseguire questo tipo di test impiegano i piloti giovani, trattandosi infatti di lunghi passaggi a velocità costante in rettilineo e brevi inversioni si cerca di risparmiare il test, effettivamente noioso, alle prime guide.
Come detto, il pilota non deve far altro che raggiungere la velocità indicata per il test e mantenerla, in questo viene aiutato da dei sitemi elettronici che mantengono la velocità desiderata, una sorta di “cruise control”. Solo con il mantenimento di una velocità costante infatti, sarà possibile verificare gli eventuali errori tra galleria del vento e pista.
Per aiutare il team a raccogliere i dati necessari, viene installata sulla vettura un secondo sistema di telemetria che và ad aiutare la già presente centralina della Federazione denominata FIA SECU. Vengono poi installati nuovi sensori per misurare il carico, la pressione, la flessione, le vibrazione e le temperature. Talvolta è possibile anche vedere dei sensori a rastrello posti in punti particolari della vettura per comparare il comportamento dei flussi esterni alla vettura con quelli elaborati dal CFD.
Durante questo tipo di test è anche importante analizzare il comportamento delle sospensioni e conoscerne il comportamento sotto il carico che la macchina ottiene a determinate velocità. Questo in galleria del vento risulta molto facile da scoprire essendo presenti dei sensori appositamente progettati per rilevare i movimenti e le reazioni del sistema sospensivo del modello in scala. Sulla monoposto reale invece, per raccogliere questo tipo d’informazioni, vengono installate delle sospensioni “attive”che riescono a registrare ogni movimento al variare del carico aerodinamico. Pur essendo la “sospensione attiva” vietata dalla FIA, ne è però concesso l’utilizzo nei test in linea retta, essendo questo, l’unico modo valido per ottenere letture e riferimenti dalla vettura reale in rettilineo.
L’aero-test è ormai la sola modalità rimasta ai team per poter provare su pista le nuove soluzioni, ed è anche una delle poche possibilità per i piloti giovani, per poter provare a prendere confidenza con un abitacolo di una monoposto di Formula1.
Ci auguriamo che presto si possa tornare all’utilizzo dei test privati, utili non solo ai team, ed ai piloti, ma anche ai fornitori di gomme ed altri componenti; il caso “Gomme Pirelli” infatti insegna, che con più test forse si sarebbe scoperto prima il problema ai pneumatici.
F1 | In cosa consiste un aero-test in linea rettaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi