F1 L’ira di Mazzoni: “Ferrari non inquadrate, una vergogna!”

Da Tony77g @antoniogranato

Cristian ButtazzoniF1Sport.it

Nel corso della telecronaca Rai del Gran Premio d’Ungheria, Gianfranco Mazzoni ha lanciato un’invettiva pesantissima nei confronti dei vertici della FOM di Bernie Ecclestone, rea di non aver inquadrato per ben 31 giri le due Ferrari di Vettel e Raikkonen che stavano facendo l’andatura. La polemica ha scatenato i telespettatori, che hanno scritto in massa al sito formula1.com chiedendo delucidazioni sul punto. 

Mazzoni e la regia Rai hanno mandato in onda, per alcuni spezzoni di gara, oltre alle immagini di gara, alcune riprese del camera-car di Vettel e Raikkonen proprio per mostrare le rosse ai telespettatori e scusandosi con loro per l’accaduto. Bernie Ecclestone e Maurizio Arrivabene, dal canto loro, a fine gara si sono affrettati a smentire la litigata, con il Team Principal della Ferrari che ai microfoni di Sky ha bollato come “stupidaggini” le accuse del telecronista Rai, mentre Mister E dice di non essersene accorto e che avrebbe riguardato la registrazione e giustificando le inquadrature come una normale scelta di tecnica televisiva, visto che alle spalle dei due ferraristi diversi erano i duelli che si sono profilati in pista.

Ma l’interrogativo si pone sempre: come mai quando a comandare sono la Mercedes le vetture in testa vengono inquadrate e in questa gara, nel corso delle prime tornate, si è dovuto attendere il primo pit-stop per vedere un’immagine delle Ferrari? La spiegazione starebbe in un litigio tra lo stesso Arrivabene ed Ecclestone, che sarebbe andato oltre le righe, anch’esso smentito dal Team Principal della Ferrari.

Aldilà della conferma o smentita e della presenza o assenza di volontà nell’azione della regia FOM, non è la prima volta che il patron della Formula 1 e il nuovo direttore della Gestione Sportiva Ferrari si lanciano accuse a distanza (qualche mese fa, Ecclestone aveva bollato Vettel e Arrivabene come “non personaggi”, nonostante qualche anno fa avesse dichiarato apertamente che il pilota tedesco fosse paragonabile nientemeno che a Senna) e il manager bresciano non è certamente ben visto da parte del boss della Formula 1 perchè, forse, intende difendere alcune prerogative proprie del team che ha costruito la storia della Formula 1 e che a Spa-Francorchamps celebrerà i suoi 900 Gran Premi; prerogative che Ecclestone non ritiene di dover appoggiare, soprattutto dal punto di vista finanziario.

E se, poniamo il caso, la questione finanziaria fosse stata al centro del presunto litigio tra Arrivabene ed Ecclestone, volendo fare i maligni ci si potrebbe chiedere: quale miglior veicolo per attrarre investimenti esiste nel campo di uno sport a diffusione mondiale come la Formula 1 rispetto al mezzo televisivo? Ecco che allora le critiche di Mazzoni potrebbero trovare una giustificazione, ma alla fine questo atteggiamento non finisce per nuocere solo alla Ferrari ma anche all’intera Formula 1.

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