25 luglio 2015 – La Ferrari sbarca ufficialmente a Wall Street, dopo che il 23 di questo mese ha depositato la documentazione per l’ingresso alla Sec, l’autorità finanziaria statunitense. Il documento presentato si chiama “Registration statement Form F1″ ed è relativo al pacchetto azionario iniziale posto in offerta pubblica. Questo documento è stato depositato ma non è ancora efficace, vale a dire che le azioni sono state collocate sul mercato ma non sono ancora rimesse alla contrattazione degli investitori.
Il rischio occulto è che, però, questo possa essere visto come un problema dagli investitori americani, soprattutto se i risultati dovessero essere non positivi. Ecco che allora il gruppo dirigente e il team sono chiamati a fare quanto possibile per ottenere i massimi risultati e le migliori sponsorizzazioni. Altrimenti, se i risultati non dovessero essere positivi, il rischio molto velato (ma che in astratto ci potrebbe stare) potrebbe essere anche quello che gli investitori suggeriscano un disimpegno dalla masima competizione velocistica su pista per far spazio ad altri fronti, magari nell’Endurance. Tutte questioni che al momento non formano oggetto di discussione, ma che un domani potrebbero riesplodere.
Anche perchè, alla Formula 1 sono legati tutti i ricavi derivanti dalle sponsorizzazioni e dalla suddivisione dei diritti televisivi, che finiscono per costituire la massima parte del capitale che la Ferrari può reinvestire sia nella squadra corse che, successivamente, nelle altre competizioni e nella produzione di vetture di serie.
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