a cura di Marius
Per quanto non sia stato un Gran Premio divertentissimo, quello disputato sulla pista di Sochi rappresenta di certo una gara storica.
Per la prima volta nella storia della Formula 1 si è corso su suolo russo, nuova frontiera anche a livello motoristico, non dimentichiamo che il prossimo anno un pilota russo, Kvyat, avrà tra le mani il volante della Red Bull di Sebastian Vettel.
Il tracciato di Sochi, ricavato sostanzialmente sulle strade del villaggio delle ultime olimpiadi invernali, è classicamente moderno, con tutte le relative caratteristiche positive e negative di piste semi-cittadine e semi-progettate da Tilke.
Entrando nel merito sportivo la gara resterà nella storia per la trentunesima vittoria di Lewis Hamilton, che ha così raggiunto un mito della Formula 1, Nigel Mansell; nessun pilota britannico ha mai vinto più di loro ma Lewis potrà sicuramente staccare l’iridato del 1992.
Per la prima volta da quando è nata la Formula 1 la Mercedes si è aggiudicata il titolo costruttori, alloro meritatissimo per una casa che ha fatto la storia dell’automobilismo, e non solo sportivo.
La gara è stata assolutamente dominata da Hamilton, Rosberg ci ha provato alla prima curva, ha spiattellato le gomme e ha tentato il tutto per tutto con la sosta immediata e pneumatici nuovo che lo han portato incredibilmente per 52 giri fino alla bandiera a scacchi con un secondo posto di gran rimonta.
Il podio è stato chiuso da Bottas, attualmente in grandissima forma e ormai davvero pronto per lottare per il gradino più alto.
Vettel e Ricciardo sembrano ormai avere la testa al prossimo campionato, in attesa di annunci ufficiali da Maranello per uno e di sedersi sulla nuova Red Bull per puntare al titolo per il secondo.
Ferrari anonime, quindi tutto nella norma per quest’annata…
Una considerazione in merito alla corsa per il mondiale: se fosse passata la regola, da alcuni proposta con forza negli ultimi anni, di premiare con il titolo iridato il pilota con il maggior numero di vittorie nella stagione Lewis Hamilton avrebbe festeggiato già a Sochi, con ben tre gare di anticipo, con buona pace dell’adrenalina per i prossimi appuntamenti.
I diciassette punti di vantaggio su Rosberg lasciano ancora aperti i giochi, fortunatamente.