F1 | Mauro “Furia” Forghieri festeggia 80 anni

Da Tony77g @antoniogranato

Cristian ButtazzoniF1Sport.it

14 gennaio 2015 – Ci sono personaggi che hanno fatto la storia perchè hanno compiuto memorabili imprese al volante, altri perchè hano saputo dirigere un team portandolo dalle stalle alle stelle e altri ancora perchè, con il loro genio, riescono a creare monoposto leggendarie. Forghieri (che ha raggiunto ieri il traguardo degli 80 anni) ha fatto parte di questa categoria e forse ha fatto anche di più. C’è infatti una caratteristica che contraddistingue un ingegnere come Forghieri a tutti gli altri, essere un uomo completo.

Un tecnico cioè che si occupa di tutte le caratteristiche di una vettura, dal motore al telaio, dall’aerodinamica alle sospensioni. E ne ha fatto dei capolavori assoluti, curati in modo maniacale fino all’ultimo dettaglio: come dimenticare la 312T di Lauda e Regazzoni, resa pressochè perfetta dal cambio trasversale e dal mitico motore boxer a 12 cilindri, a cui Furia ha giurato fedeltà assoluta? O come dimenticare la 312T4 di Scheckter e Villeneuve, con quelle lunghissime pance che arrivavano fino alle ruote posteriori? Tutte avevano qualcosa in comune: si trattava di monoposto all’apparenza strane, ma tutte le idee che ha avuto si sono rivelate vincenti. Da lui, intrepido cavaliere del tecnigrafo, sono uscite ciabatte, teiere, camini altissimi e chi più ne ha più ne metta. Ma tutte, alla fine, con un unico comune denominatore: erano vincenti, erano quelle Rosse che hanno fatto la storia, quelle che hanno portato un giovane sbarbatello ingegnere appena laureato di 27 anni ad accettare con incredibile sorpresa la proposta di Enzo Ferrari di guidare il reparto tecnico della Scuderia. Conosciuto anche come motorista ha progettato uno straordinario motore V12 per la Lamborghini che è stato testato da Ayrton Senna a bordo di una McLaren bianca con grandi elogi da parte del Tricampeao, che però rimase lettera morta. L’uomo che si mangiava le unghie a ogni partenza, l’uomo che parlava in dialetto modenese con Enzo Ferrari forse ha solo un rimpianto: quella 126 C2 in cui Villeneuve, il pilota amato dal Drake (con il numero 27, il numero degli anni con cui Furia iniziò a lavorare alla Ferrari), perse la vita e in cui Didier Pironi si fratturò le gambe e regalò alla Ferrari un Mondiale costruttori che sa tanto di beffa.

E proprio con un suo pensiero su Gilles vogliamo chiudere questa dedica a Forghieri per i suoi 80 anni:

“Lui voleva correre. Correva sempre. Gli dava piacere fisico farlo. Ovunque, comunque… Lo ricordo dopo le qualifiche di Anderstorp ’78. Eravamo in macchina io e lui. Per arrivare all’albergo dovevamo attraversare un bosco di betulle e lui inscenò una sorta di prova speciale di un rally: sempre in controsterzo a 180 km/h; io avevo una fifa boia mentre lui sorrideva”

Tanti auguri, Ingegner Forghieri!

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