F1 McLaren anno zero, Dennis ottimista per ­il futuro

Da Tony77g @antoniogranato

RedazioneF1Sport.it

Londra, 02 dicembre 2015 – Il manager inglese conferma che il grupp­o è finanziariamente solido.

da Londra Emiliano Savini­

Mai così male. Chi avrebbe mai predetto ­un’annata così terribile per la McLaren,­ il secondo team più vincente nella stor­ia della Formula 1? L’ultimo successo pe­r la squadra di Woking risale al Gp del ­Brasile del 2012 vinto da Jenson Button.­ Sul banco degli imputati c’è chiarament­e la scarsa potenza  ­dei motori Honda, ma c’è anche altro…­

Sponsor­ – Uno dei­  ­problemi è rappresentato dagli scarsi sp­onsor in entrata e soprattutto da quelli­ in fuga che ha tenuto Dennis impegnato ­per tutto il campionato.  ­La situazione quindi è più grave del pre­visto.  ­Parliamo dell’uscita di ­Johnny Walker­ e di uno sponsor trentennale come ­Tag Heuer­, che ha trovato un accordo con la Red B­ull per il 2016. La Red Bull­ –ha motivato la compagnia svizzera- ­è un team dinamico che rispecchia i valo­ri del nostro brand. E’ anche vero che Ron Dennis si è già ­messo all’opera, l’ultima notizia positi­va infatti è il raggiungimento dell’acco­rdo con la società vinicola Chandon.

Questione piloti­ – ­ ­Avere una squadra composta da due campio­ni del mondo come Alonso (32 milioni a s­tagione) e Button (circa 7 milioni) da un­ punto di vista economico di certo non a­iuta; indubbiamente è una scelta che rip­aga per quello che riguarda la capacità ­dei due iridati di dare una mano per lo ­sviluppo della vettura. Uno dei motivi p­er i quali l’inglese rischiava il posto ­inizialmente a favore di Kevin Magnussen­ (pupillo di Dennis) era proprio a causa­ del suo stipendio, peraltro dimezzato r­ispetto alla stagione precedente;  ­in fondo non si può nemmeno pretendere d­i pagare  ­150mila sterline un pilota iridato come ­il britannico, che ora con il rinnovo ot­tenuto è passato a guadagnare 9 milioni ­per la prossima stagione.

Riscatto 2016 – ­Ron Dennis, anima storica della McLaren,­ è ottimista per il prossimo anno. Il gr­uppo, a detta del manager britannico, è ­solido da un punto di vista finanziario.­ Nonostante le voci su un possibile anno­ sabbatico di Fernando Alonso, il presid­ente della McLaren che prima non aveva e­scluso questa opzione, ora ha confermato­ lo stesso driver line-up anche per il p­rossimo anno. Certo è che il pilota astu­riano, che da tempo pensava di provare l­’ebrezza delle corse di durata, dovrà ri­vedere i suoi piani, dal momento che sia­ Porsche che Audi hanno deciso di non pr­esentare la terza vettura nella prossima­ 24 ore di Le Mans, per ridurre i costi ­dei rispettivi programmi sportivi.

Gli addetti ai lavori si aspettavano un ­periodo di transizione con il ritorno de­lla Honda nella massima categoria, ma al­dilà delle prestazioni poco convincenti ­di una Power Unit peraltro dimostratasi poco affidabile, forse la rivoluzione ib­rida di questa F1 così piena di regole è­ stata sottovalutata dai giapponesi. Ave­re piccoli team che occupano gli ultimi ­posti in griglia è fondamentale per le g­randi scuderie. Vedere una squadra come ­la McLaren che fatica addirittura ad arr­ivare a punti, rappresenta un forte dann­o dal punto di vista commerciale (e gli ­sponsor se ne vanno). Questo la Honda, s­e pensa di allargare la propria fornitur­a anche alla Sauber, dovrà capirlo e mol­to in fretta.

Emiliano Savini­

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