F1 | Monza: 5 Gran Premi da non dimenticare

Da Tony77g @antoniogranato

Simone CorradengoF1Sport.it

Monza 1 settembre 2013 – Monza fa parte da sempre del calendario della F1, è dunque uno dei tracciati simbolo di questo sport insieme a Silverstone o Montecarlo. La prossima settimana si disputerà sul circuito brianzolo l’84esima edizione.

Raccontare e “scegliere” tra i tanti Gran Premi, i cinque più simbolici non è certo semplice. Da sempre Monza offre opportunità per passare alla storia o per scrivere la storia, questa particolare classifica, non in ordine di importanza ma di cronologia, si rifà alle varie edizioni del Gran Premio d’Italia (disputato a Monza) che rimarrano a lungo negli annali della F1 dai primi anni fino alla storia recente.

1. Monza 1953, l’ultima di Ascari Campione del Mondo
Il Gran Premio di Monza è considerato da molti l’ultima passerella di Alberto Ascari prima di laurearsi ufficialmente Campione del Mondo. L’italiano, infatti, conquistò di fatto il mondiale alla fine del Gp precedente, il Gp di Svizzera. Nonostante Ascari e la Ferrari avessero già il titolo in mano, fu una gara di lotta tra la due padrone di casa, Ferrari e Maserati. Ferrari schierò ben sei auto tante quante la casa del tridente. Giri e giri di cambiamenti al vertice continui tra i tre iridati Ascari, Fangio e Farina. Il tutto si decise all’ultima curva dell’ultimo giro dove Ascari perse aderenza per la troppa velocità e volò fuori pista, l’Italiano venne preso in pieno da una Maserati, un groviglio che mise fuori anche Farina, finito fuori pista per evitare il drammatico incidente. Solo Fangio uscì indenne e vinse. Una edizione drammatica e ricca di colpi di scena, edizione storica per la Ferrari che, nonostante l’incidente, laureò Alberto Ascari Campione del Mondo ufficialmente per la seconda volta in carriera.

2. Monza 1979, il mondiale del sudafricano Scheckter
Il 9 settembre del 1979, è una data che verrà a lungo ricordata dai tutti i Ferraristi presenti e non. Un Gran Premio spettacolore da inzio a fine che laureò il sudafricano appena arrivato a Maranello, Jody Scheckter, Campione del Mondo proprio a Monza davanti ad un pubblico eccezionale. Una gara partita subito bene per Jody che prese il comando seguito da Arnoux e dal fidato compagno Gilles Villeneuve. Proprio il canadese si rivelò la chiave per la conquista del mondiale. Una gara fatta tutta in protezione di  Scheckter, l’aviatore, come lo chiamavano a quei tempi, a lungo chiuse ogni varco agli avversari che arrivavano da dietro. Nel finale di gara poi, Villeneuve pur essendo ancora in lotta, non attaccò Jody che raggiunse il traguardo senza problemi vincendo Gran Premio e Mondiale. La Ferrari collezionò una storica doppietta a Monza che portò a Maranello anche il titolo costruttori. Un mondiale quello del 1979 che rimase a lungo l’ultimo prima del miracolo Schumacher 21anni dopo a Suzuka.

3. Monza 1996, buona la prima per il giovane Michael Schumacher
Da ben otto anni la Ferrari non vinceva più a Monza nel Gp di casa, 17 anni fa, la prima volta di Michael Schumacher davanti al pubblico italiano. Uno spettacolo di tifosi, colori e cavalini rampanti sotto al podio.
Il tedesco ormai ritirato dalle corse, ricorderà a lungo quell’edizione 1996, non è da tutti riportare la vittoria a Monza dopo otto anni per di più alla prima stagione in Rosso. Una delle tante soddisfazioni che Kaiser Schumi si tolse.
Una partenza caotica mise alle corde Villeneuve, Coulthard, Mika Hakkinen e Damon Hill, tutti fuori per contatti con le barriere di gomme presenti ad ogni chicane. Solo Villeneuve e Hakkinen ripartirono ma la gara era ormai compromessa.  Alesi dunque si trovò solo al comando seguito da Schumacher rimontato al secondo posto dopo la pessima partenza. Trenta giri di fuoco per i due, il sorpasso del tedesco si materiallizò soltanto grazie ad una strategia perfetta da parte del muretto. Con due giri record, Michael riuscì ad entrare ed uscire dalla pit lane nettamente davanti allla Benetton di Alesi. Schumi amministrò fino alla fine arrivando al traguardo primo con diciotto secondi sul francese. Festa grande sotto al podio dove alcuni tifosi Ferrari apriprono l’ormai famoso Cuore Rosso.

4. Monza 2006, l’ultima del Re Rosso
 A distanza di undici stagione, Schumacher annunciò il suo ritiro dalle corse, o meglio il suo primo ritiro, proprio a Monza vincendo ancora davanti ad un pubblico quasi commosso.
L’atmosfera classica di Monza per un momento diventò quasi triste dopo le parole in conferenza stampa del tedesco. La fine di un grande era, la fine di un ciclo di vittorie e successi. Il tutto venne onorato e coronato da una gara spettacolare, l’ultima Monza del Kaiser.
Gara dalle mille emozioni, Schumacher scattò bene dalla seconda posizione subito dietro a Kimi Raikkonen che sorpasso successivamente grazie al gioco dei pit stop. Una gara tranquilla con l’incredibile rimonta di Robert Kubica che occupava la terza casella. A dieci giri dalla fine, il colpo di scena. Fernando Alonso si fermò con il motore rotto alla prima variante, un boato assordante da parte del pubblico ferrarista. Vittoria e rimonta nella classifica piloti per il tedesco, solo due punti di svantaggio da recuperare su Alonso. Una rimonta che purtroppo non servì alla fine del mondiale. Dopo l’enorme festa sotto al podio, le lacrime di Montezemolo annunciavano l’imminente notizia resa nota in conferenza stampa. Il podio venne completato da Kimi Raikkonen e Robert Kubica, il polacco ottenne così il primo podio in carriera.

5. Monza 2008, la prima volta di Sebastian Vettel
Forse predestinato o graziato dal destino, Sebastian Vettel vinse per la prima volta in carriera in una Monza bagnata datata 2008 a bordo della sorprendete Toro Rosso. Un weekend che resta ancora oggi il migliore di sempre per il team di Faenza, una favola iniziata dal sabato pomeriggio con una pole fenomenale che nessuno si sarebbe mai aspettato.
La gara si presentò bagnata con vetture partite dietro la Safety Car. Vettel chiuse tutte le porte a Kovalainen secondo con la McLaren, una lotta che andò avanti per molti giri. Nelle retrovie si scatenò Lewis Hamilton a bordo dell’altra McLaren, l’inglese a lungo lottò con Kimi Raikkonen fino al sorpasso che arrivo dopo una lunga lotta staccata dopo staccata. Vettel intanto continuò a dominare con giri record e ritmo impressionante per una modesta Toro Rosso abituata ad altre posizioni. Al termine dei 53 giri pesantissimi per la concentrazione dei piloti, Sebastian Vettel tagliò il traguardo primo davanti a Kovalainen e Kubica ancora sul podio di Monza. Una vittoria che forse funzionò come trampolino di lancio per le successive stagioni in Red Bull. Da quella Monza 2008 sono passati ormai cinque anni e tre mondiali.

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