Alessandro FranceseF1Sport.it
22 aprile 2015 – Sono passate solo 4 gare dal’inizio di questo mondiale, non si possono emettere sentenze ma si può commentare la piega che la stagione sta prendendo. In casa Mercedes ad oggi Rosberg non è riuscito ad arginare lo strapotere di Hamilton, con una Ferrari sempre più vicina, il suo destino in divenire pare essere quello di “scudiero di lusso”. Eppure domenica i sorpassi più belli sono stati i suoi.
Spa 2014, lo spartiacque. Dopo il contatto tra con Hamilton durante il GP del Belgio della scorsa stagione Nico Rosberg pare non riuscire più a tenere il passo del compagno di squadra. Da allora Nico è riuscito ad imporsi solo in un occasione su tutti i GP disputati. Questo 2015 per come si sta delineando rappresenta il momento più critico della carriera del pilota tedesco, sulla macchina migliore, sempre dietro ad Hamilton e raggiunto anche dalla Ferrari. Mercedes ora non può più permettersi di lasciarlo combattere con Lewis, deve come priorità difendere l’interesse della squadra utilizzandolo come spessore tra la Rossa ed Hamilton. La strategia suicida di domenica ne è stata la prova? Nico lo accetterà?
Rosberg, pilota di razza. La gara di domenica ha mostrato un Rosberg cattivo e deciso, autore di due attacchi alle Ferrari che sono i due più bei sorpassi visti in questa prima parte di stagione. Su Vettel e Raikkonen Nico Rosberg non ha aspettato. Ha tirato staccate da campione, con Vettel rischiando quasi il contatto ma portando a casa in modo chiururgico ed autorevole un sorpasso che valeva la speranza di rimanere vivo nella sfida con Hamilton. Solo la strategia Mercedes lo ha di nuovo messo nelle condizioni di sgomitare con le Ferrari. Su Raikkonen decisivo è stato non tanto un errore del pilota ma un problema ai freni – probabilmente al drive by wire – che lo ha costretto lungo in curva 1, offrendo fianco ad un rimontante e velocissimo Raikkonen. Rosberg ha dimostrato di saper correre come non molti piloti sanno in Formula 1 oggi. Non sarà un fuoriclasse forse, ma è un driver ancora giovane e già esperto grazie alle sue 9 stagioni nella massima categoria. E’ stato capace di reggere il confronto con Michael Schumacher negli anni in cui l’ex ferrarista si accasò in Mercedes, è stato in grado nella scorsa stagione di battere Hamilton in qualifica, territorio in cui l’inglese solitamente è il padrone.
Sindrome “Merckx”. Dire che Nico attraversa un momento complicato della sua carriera in cui non riesce – almeno per il momento – a raccogliere i risultati desiderati è vero ma sarebbe anche riduttivo nei confronti del pilota. Nico ha la colpa di condividere il box con un “mostro”. Questo Hamilton fortificato dal secondo iride è un super campione consapevole della propria forza, apparentemente privo di punti deboli se non nell’eventuale criticità relativa all’affidabilità della sua W06. Rosberg subisce una sorta di sindrome di ” Eddie Merckx”, contro un cannibale come Hamilton lo spazio per gli atri è minimo indipendentemente dalla propria forza. Per questo se la stagione continuasse su questo filone e la Ferrari dovesse persistere nell’insidiare le frecce d’argento Rosberg sarà per forza di cose destinato al ruolo di seconda guida. Dalla sua Hamilton se continuerà ad esprimersi a questi livelli, dimostrerà che è lui la superiorità Mercedes, ponendosi ad un livello di eccellenza che lo porterà senza nessun dubbio nei piani più alti della Hall of Feme della F1.
F1, Nico Rosberg un destino da scudieroF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi