A cura della RedazioneF1Sport.it
Milano, 22 luglio 2013 – La Formula Uno si trasferisce all’Hungaroring, Budapest, per l’ultima gara prima della pausa estiva. Qui Pirelli porta il P Zero White medium e il P Zero Yellow soft: sebbene sia la stessa combinazione vista lo scorso anno su questo circuito, ci si attende prestazioni maggiori poichè le mescole 2013 sono in generale più morbide.
Le condizioni meteo all’Hungaroring sono generalmente calde, il che aumenta il lavoro per le gomme. Tuttavia, le velocità medie sono basse e questo condiziona il consueto schema di usura e degrado. La pioggia non è comunque inusuale, per questo Pirelli porterà anche il Cinturato Green intermediate ed il Cinturato Blue wet.
Paul Hembery: “L’Ungheria rappresenta il primo campo di prova per la nostra ultima evoluzione di pneumatici P Zero, che combina la struttura 2012 alle mescole 2013. Questi pneumatici sono stati provati dai team nel corso dei test per i giovani piloti a Silverstone. Le squadre hanno potuto così adattare al meglio il set-up delle loro vetture alle nuove gomme. A Budapest verranno usati per la prima volta in gara, e con le qualifiche particolarmente importanti qui, il lavoro fatto durante le prove libere risulterà determinante.
Sorpassare su questo circuito non è mai un compito facile, per cui le squadre cercheranno di usare le strategie per guadagnare posizioni in pista. La scelta di pneumatici medium e soft mira a massimizzare questa opportunità, sulla base anche dei dati che le squadre raccoglieranno durante le prove libere con diversi carichi di carburante.
Le temperature in Ungheria sono tendenzialmente molto alte e questo influenza i livelli di usura e degrado. Trazione e frenata sono gli altri due aspetti critici da cui dipendono le prestazioni degli pneumatici: le squadre adattano i set-up per enfatizzare proprio questi elementi. I livelli di energia laterale sono relativamente bassi, per questo saranno le prestazioni più che la durata ad avere un ruolo determinante e da ciò dipenderà la scelta della strategia da adottare: i team cercheranno di mantenere il più a lungo possibile gli pneumatici nella loro finestra di esercizio ottimale. I nostri nuovi pneumatici vanno proprio in questa direzione”.
Il circuito dal punto di vista degli pneumatici
L’Hungaroring è un circuito permanente costruito nel 1986 ma in molti aspetti le sue caratteristiche sono simili a quelle di un circuito cittadino. E’ una pista stretta e tortuosa con 14 curve e una velocità media intorno ai 180 km/h: questo lo rende il secondo circuito più lento dell’anno, dopo Monaco. 10 delle 14 curve sono prese a 155 km/h o meno.
Il circuito non è molto usato durante l’anno, il che significa che la superficie spesso è ‘verde’ all’inizio del weekend.
Il gran numero di curve strette e le rapide sterzate sottopongono le spalle degli pneumatici a picchi di temperatura e usura. Le gomme tendono a surriscaldarsi più su una pista lenta e tortuosa che su una pista veloce e scorrevole.
Note tecniche sugli pneumatici
L’Hungaroring richiede un set up dall’elevato carico aerodinamico, poiché le monoposto sono a tutto gas solo per circa 10 secondi durante il giro di 4,381 chilometri.
L’anno scorso, i primi tre piloti in griglia hanno optato per una strategia a due pit stop, anche se hanno gestito le gomme con modalità diverse. Tutti i primi dieci piloti in griglia sono scesi in pista con pneumatici soft. Partito in 11ª posizione, Mark Webber è stato il pilota più alto in griglia a partire con le medie, ed è arrivato ottavo.
Il divario di prestazioni tra la media e la soft è di circa un secondo a giro.
La scelta degli pneumatici finora
PZero Red PZero Yellow PZero White PZero Orange
Australia Supersoft Medium
Malesia Medium Hard
Cina Soft Medium
Bahrain Medium Hard
Spagna Medium Hard
Monaco Supersoft Soft
Canada Supersoft Medium
Gran Bretagna
Medium
Hard
Germania Soft Medium
Ungheria Soft Medium
F1 | Pirelli porta l’ultima evoluzione dei suoi pneumatici in UngheriaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi