2 settembre 2015 – Ci si avvia a quella che è considerata da tutti la stretta finale della trattativa legata al rinnovo del contratto tra la FOM e ACI Milano per la permanenza del Gran Premio d’Italia a Monza, che fin qui è stata particolarmente lunga ed estenuante. Ma quello che sembra profilarsi è una sorta di braccio di ferro tra la FOM stessa e i vertici di Regione Lombardia dall’altro e adesso scopriamo il perché.
In un’intervista uscita ieri sul Corriere della Sera, Bernie Ecclestone ha ribadito ancora una volta che la condizione necessaria per mantenere il Gran Premio d’Italia è firmare il contratto che obbliga i vertici di ACI Milano a versare 20 milioni di Euro nelle casse della FOM per poter ospitare il Gran Premio d’Italia. E anche lui, come molti, lamenta che il male della Formula 1 sono le spese dei team aumentate a dismisura nel corso degli anni, che obbliga anche gli organismi di controllo a distribuire introiti più elevati.
20 milioni di Euro sono anche la cifra che la Regione Lombardia sarebbe disposta a spendere per entrare nella proprietà del Parco e dell’Autodromo di Monza. Ma c’è una condizione unica e imprescindibile: la permanenza del Gran Premio unicamente in terra brianzola. Altrimenti, nel caso in cui ci siano ipotesi di alternanza o la trattativa non vada a buon fine, la Regione potrebbe clamorosamente fare un passo indietro. In ogni caso, la Regione è disposta a mettere sul piatto 70 milioni per le opere di ristrutturazione in un piano decennale.
In mezzo a questo scontro a distanza c’è ACI Milano, ossia l’organismo che deve portare a termine la trattativa con Ecclestone, che dovrà decidere quale approccio tenere in vista della trattativa. Secondo quanto riferito da Ecclestone nell’intervista, gli incontri proseguiranno anche dopo la gara.
F1 Stretta finale per il rinnovo di MonzaF1Sport.it - F1 Formula 1 F1 Tecnica F1 News Team Analisi