26 otobre 2015 – In una domenica in cui il MotorSport ha mostrato un lato poco edificante di sè per fortuna nella gara della F1 lo spettacolo pulito non è mancato. Sorpassi, duelli e posizioni non definite fino a pochi giri dal traguardo hanno reso il GP degli USA una delle più belle e divertenti gare degli ultimi anni. Ma c’è un perché … analizziamolo
Si è pensato di tutto per rendere la F1 più affascinante ed interessante per il pubblico. Si sono spesi milioni e milioni, si sono rivoluzionati i regolamenti, si sono voluti i motori ibridi ma lo spettacolo in pista troppe volte non è stato mai frutto di queste rivoluzioni/innovazioni.
Le gomme intermedie dovevano essere gestite senza essere bruciate perché le slick non erano ancora adatte. Chi le ha azzardate subito se ne è pentito. (vedi Bottas).
I piloti si sono trovati soli con il loro talento con delle condizioni atmosferiche che hanno livellato le prestazioni delle auto in pista. Niente elettronica, niente investimenti milionari, solo acqua e una pista ricca saliscendi, staccate e curve dai raggi più disparati. Un circuito nuovo che contiene però spunti che non fanno rimpiangere i più storici circuiti europei in una terra in cui la pista è principalmente intesa come ovale. Un miracolo!
E’ bastata solo un po’ d’acqua, perché l’uragano della qualifica non c’era più. E’ bastata solo un po’ d’acqua a rendere una categoria snaturalizzata da un regolamento folle e a rischio autodistruzione per le questioni di fornitura motori il paradiso della guida.
Se è bastata un pò di pioggia a livellare i valori delle macchine, le gomme intermedie a far in modo che tutti dovessero saper gestire la loro performance, significa che ieri ad uscire è stato finalmente l’elemento umano, il pilota.
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