Fabbrica del Vapore – news Francesco Tadini Milano

Creato il 20 marzo 2013 da Francescotadini @francescotadini

Francesco Tadini Milano News – UN CERTO SGUARDO: VIMALA THAKAR 24 marzo 2013, ILFISCHIO.Doc – Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano, Domenica, 24 Marzo 2013, ore 19.00: Inquirer or seeker. Documento filmato tratto da un intervento di Vimala Thakar . «Il cercatore gira per il mondo, incontra persone, partecipa a incontri, studia libri con la particolare motivazione di ottenere qualcosa dall’ascoltare, dal leggere, dallo studiare, dal viaggiare. Guardare al di fuori di sé per trovare qualcosa per sé».
Thakar racconta in tre righe, qualcosa che valeva allora, nel 1988, e vale oggi: «La preoccupazione di accaparrare qualcosa per il proprio piccolo ego».
Qualcosa che l’Occidente ha tradotto con la parola benessere.

«L’unica preoccupazione di un ri-cercatore è invece quella di comprendere la verità al fine di poter discriminare il vero dal falso… La sola preoccupazione del ricercatore è trovare, apprendere, scoprire la natura della verità e di vivere nella luce di tale verità». >

Qualcosa che ha a che fare direttamente con lo yoga.

Partecipano Renata Angelini e Moiz Palaci. Insegnanti di Yoga da 35 anni e promotori della serata, hanno seguito Vimala Thakar in Italia e in India per 14 anni.

Chi è Vimala Thakar

Nata in India, trascorre la propria infanzia in una famiglia di profonda spiritualità. Il padre le chiede la promessa, ancor giovanissima, di non accettare mai la dipendenza dall’autorità di un insegnante, presente o passato, ma di affidarsi sempre alla propria comprensione interiore.

Incontra molti maestri spirituali del suo tempo, studia filosofia orientale e occidentale all’Università di Nagpur.

Nel 1956 l’incontro con Krishnamurti imprime una trasformazione profonda alla sua dimensione spirituale.

Dal 1962 inizia un lungo periodo di seminari e conferenze in tutto il mondo, in cui comunica in modo autentico la sua esperienza e la sua visione della vita dedicando uno spazio particolare alla natura del cambiamento interiore, per lei legato a una ricerca intensa, libera da ogni dogma e autorità esterna.

A partire dal 1989 accetta di commentare, per un piccolo gruppo di insegnanti di Yoga, alcune delle principali Upanishad, la Bagavad Ghita e gli Yoga Sutra di Patanjali, offrendo di questi scritti una penetrante visione alla luce della propria esperienza interiore.


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