Facciamo un passo indietro nella storia, chi era Roberto Zust?Ingegnere svizzero che nel 1878 decise di entrare a lavorare presso la Guller & Croff, azienda che si occupava di costruzioni meccaniche e macchine di precisione.La Guller & Croff aveva sede ad Intra sin dal lontano 1854, anno di fondazione.Nel 1893 l'ing. Roberto Zust rileva la società cambiando la denominazione sociale ed utilizzando il proprio nome come marchio.Roberto Zust, padre, muore nel 1897 lasciando l'azienda ai 5 figli.Nel 1903 i figli coronano il sogno del padre fondando, come detto in apertura, la "Zust Ing. Roberto, fabbrica italiana di automobili".
Le prime indicazioni che l'avventura della famiglia, di origine, svizzera stava andando nella giusta direzione si hanno nel 1905 quando, sul Manuale dell'automobilista, compare questa segnalazione:
"L'ingegnere Roberto Zust di Intra costruisce autovetture che si sono meritate l'appellativo di Mercedes italiane. Gli stabilimenti Zust producono macchine molto bene studiate secondo le vedute tecniche moderne e perfezionate al massimo grado".In breve tempo arriva il successo e, con esso, il trasferimento dell'azienda a Milano. Ad Intra rimane la produzione di macchine utensili.
Nel 1906 i fratelli decidono di fondare, a Brescia, la Brixia-Zust per la produzione di modelli più economici.
La famiglia Zust voleva partecipare alle grandi competizioni internazionali che stavano nascendo in ogni angolo del mondo!
Arriviamo, di corsa, al 1908!
La Zust decise di partecipare a Rally New York - Parigi.
La brillante prestazione conseguita in questa manifestazione fece conoscere il marchio al mondo intero come produttore, costruttore ed ideatore di veicoli solidi ed affidabili. Tra le tante sfide che l'auto partecipante al rally dovette affrontare, vorrei ricordare l'attraversamento della Siberia.
Siamo nel 1908!
La Zust entrò in quel mondo con una bellissima campagna!
" DIFFIDA. TELEGRAMMA pervenuto dalle regioni degli angeli e dei santi e delle sfere erranti e dei volanti cherubini d'oro ad Enrico Maggioni, rappresentante generale degli Automobili Zust. Le agognate porte del paradiso resteranno chiuse a tutti i possessori di vetture Zust e Brixia-Zust, e specialmente ai nuovi acquirenti. E sarà giustizia di compenso, poiché essi troppo avranno goduto sulla terra! FIRMATO PER IL PADRE ETERNO, SAN PIETRO"Questa pubblicità, che sarebbe innovativa anche nel 2015, apparve per la prima volta nel gennaio del 1908 sulla rivista l'Automobile.
Nel frattempo il mondo cambia, la cattiveria e l'odio tra i popoli aumenta.
Nascono guerre che vengono combattute, anche, con lo sviluppo della tecnologia.
I trasporti delle truppe assumono un'importanza vitale, per questo motivo la Zust, nel 1910, presenta la propria candidatura al concorso per la fornitura di veicoli all'esercito italiano.
La Zust si aggiudica il concorso per cui, a partire dal 1910, inizia la produzione di camions per l'esercito. Questi veicoli verranno utilizzati per la guerra in Libia ed in Tripolitania.
Pochi anni dopo l'Europa è in guerra!
La Zust limita al minimo la produzione di autovetture a favore della costruzione di camions per il trasferimento dei soldati.
La Brixia-Zust è in perdita secca, motivo che induce la famiglia all'assorbimento del marchio e degli stabilimenti.
Malgrado i riassetti economici ed amministrativi, nel 1917 la Zust viene ceduta alla OM.
In pochi anni tutto si è trasformato, elevato e poi svilito.
Dopo la cessione la "Ing. Zust Roberto - officine meccaniche e fonderie" continuerà ancora per qualche anno la sua produzione nella sede di Milano.
Cosa rimane del sogno dell'ing. Roberto Zust?
Una bellissima cavalcata da Intra a Parigi passando per New York e la Siberia.
Un ricordo che si mescola ai fiocchi di neve della pianura russa......
Fabio Casalini.
Bibliografia
* Cent'anni fa nasceva la Zust, di Donatella Biffignandi. Centro di documentazione del Museo nazionale dell'automobile di Torino. 2003.