IFD GALLERY RESEARCH:
SPAZIO ALL’ARTE CON ”METAMETROPOLI:
"SOGNO O INCUBO?”
DI FABIO GIAMPIETRO
A CURA DI GIANLUCA RANZI
IFD Gallery Research, lo spazio dedicato all’arte di Via Marco Polo 4, a Milano, ha scelto la settimana della moda (e non a caso) per aprire la nuova stagione.
Sabato 21 settembre, dalle 19, verrà inaugurata la mostra “Metametropoli: sogno o incubo?” di Fabio Giampietro, a cura di Gianluca Ranzi e in collaborazione con Silvia Ranzi e Carla Delia Piscitelli.
La sera dell’inaugurazione, si potrà ammirare Vertigo Dress, un abito
da scoprire in cui i quadri dell’artista escono dalla bidimesionalità spazio-tela
IFD GALLERY RESEARCH, lo spazio di IFD (International Fashion Diffusion) dedicato all’arte di Via Marco Polo 4 a Milano, inaugura la nuova stagione sabato 21 settembre, dalle 19, con la mostra “Metametropoli: sogno o incubo?” di Fabio Giampietro, a cura di Gianluca Ranzi e in collaborazione con Silvia Ranzi e Carla Delia Piscitelli.
L’artista milanese presenterà alcune delle opere, a sottrazione di olio su tela, che lo hanno fatto conoscereallaplateadegliaddettiailavoriedegliappassionati enellequalilacittàdaivolumidi acciaio cemento e vetro viene sempre vista e raffigurata dall’alto.
“I volumi di acciaio, cemento e vetro acquistano nell’opera di Fabio Giampietro una consistenza organica, sembrano gabbie toraciche che si dilatano nell’atto del respiro e ricordano la leggenda biblica di Jona e del ventre della balena; per posseggono una fortissima qualità evocativa, come se lo sguardo piombasse non solo nel ventre della metropoli ma tra i fasci di nervi, gli snodi arteriosi e le cellule di un organismo umano. Le gamme cromatiche, solo apparentemente fredde, sono giocate su una raffinatissima gamma di sfumature tonali dal nero a una miriade di grigi, spesso improvvisamente ravvivate da uno squarcio di luce bianca per sottolineare una prospettiva che si sfalda rivelando il cielo o una linea d’orizzonte incurvato che si estende a perdita d’occhio su un paesaggio vertiginoso al sapore di mescalina” scrive Gianluca Ranzi, il curatore della mostra.
La scelta di aprire la stagione dedicata all’arte presentando Fabio Giampietro proprio nella settimana in cui Milano celebra la moda non è casuale.
Nella serata d’apertura della mostra infatti potrà essere ammirata un’opera tanto particolare quanto “a tema” con le fashion night milanesi: Vertigo Dress, l’abito frutto della collaborazione tra l’artista e la costumista Marzia Paparini, in cui i quadri escono dalla bidimensionalità spazio-tela assumendo una nuova forma.
Vertigo Dress, che ha goduto di un palcoscenico d’eccezione all’Hollywood Costumer Designer Week a Los Angeles, a maggio 2013, diventandone immagine simbolo, è stato realizzato con un materiale di supporto non convenzionale né a un abito né a una pittura. Si è così riusciti a creare una sinergia non solo artistica, ma anche tecnica per sposare due mondi differenti (il sartoriale- costumistico e la pittura-scultura) e rendere la creazione fruibile e indossabile.
Accanto alle opere di Fabio Giampietro saranno esposte anche le immagini di Tom Ryaboi, fotografo canadese che si esprime nello stesso linguaggio dell’artista milanese: sono accomunati dall’”ossessione” per l’ambiente urbano e l’amore per l’espressione verticale.
Ryaboi e Giampietro si sono incontrati alla fine del 2012. Un incontro casuale, online, che ha permesso loro di scoprire come e quanto avessero lavorato in parallelo in tutti i questi anni, creando lavori analoghi, dettati dalla stessa visione del mondo.
Il mondo artistico che accompagna Fabio Giampiero in questa mostra si impreziosisce ulteriormente con Aletide 2013. Un’installazione interattiva nata dalla sinergia di esperti in diversi campi. Un viaggio che ogni visitatore potrà compiere tra realtà virtuale e reale, sorvolando un cupo paesaggio urbano seduti su un’altalena, riprovando quelle sensazioni che appartengono all’infanzia.
Aletide 2013, ispirata ai quadri di Giampietro e nata da una sua idea, è stata realizzata dalla video designer Ilaria Vergani, dal film maker Paolo Di Giacomo, dal compositore Cesare Saldicco, con la supervisione della psichiatra Manuela Pagliarulo.
“Metametropoli: sogno o incubo?” rimarrà aperta fino a giovedì 17 ottobre.
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