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Fabio Pozzerle, scrittore veronese: “Perché sogno di vivere a Napoli”

Creato il 15 settembre 2015 da Vesuviolive
Fabio Pozzerle, scrittore veronese napoli

Fabio Pozzerle

Fabio Pozzerle, veronese, sul suo sito e sui social ha manifestato tutto l’amore che prova per Napoli e tutta la fiducia in una rinascita sociale e culturale della nostra terra. Inizia raccontando l’incredulità delle persone quando dichiara di sognare di vivere a Napoli, uno stupore che pervade interlocutori sia veronesi che napoletani: a quanto pare è vero che, molto spesso, nemmeno noi sappiamo apprezzare e valorizzare tutto ciò che possediamo, ma solo denigrarlo agli occhi degli altri.

Pozzerle va oltre il pregiudizio, vede la nostra città come un posto incantevole, ma riesce ad andare anche oltre questo. Il pensatore veronese supera anche i luoghi comuni positivi della nostra terra, le qualità che Napoli mostra negli opuscoli turistici di mezzo mondo. Quello che spinge l’uomo a voler vivere qui da noi non è il sole, non è il mare e non è la pizza, per quanto dichiari di andarne ghiotto. Ciò che lo attira è la rivoluzione culturale che sta esplodendo in quella che lui chiama Italia Mediterranea, il Sud.

Non stiamo parlando, come ci tiene a precisare, di musei e opere d’arte o di una consapevolezza maggiore del patrimonio culturale, ma di una vera e propria rivoluzione che da Napoli potrebbe espandersi e salvare l’Europa. Pozzerle divide l’Italia Mediterranea, che ruota intorno alla metropoli di Napoli, dal resto dall’Italia settentrionale e dal resto d’Europa. Per lui queste zone stanno lentamente subendo un impoverimento sociale e culturale, sprofondando in un medio evo di valori e pensiero. Invece, Napoli è rimasta estranea al concetto di consumismo, alle tecniche vessatorie dell’Europa, ed è pronta ad espandere un modo di pensare libero e innovativo che potrebbe salvare l’umanità in declino. Addirittura, sostiene, Napoli potrebbe recuperare tutto il prestigio e il lustro che ha perso 150 anni fa con l’invasione piemontese, se non di più.


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