Lui: figura piatta. Lavoro, televisione, divano. Non ha neanche un’amante (è un vero coglione). Non parla. Evita discussioni, legato affettivamente alla mamma, piange quando la moglie va via. Non è cattivo. Non è buono. L’amante: uno che regala orgasmi al primo appuntamento, un professionista che riconosce quando lei sta per averlo e le chiede di aspettare. Non ha relazioni stabili. Neanche lui sa il perché. Vediamo il “come” della storia. La storia è raccontata in prima persona dalla donna, che rilegge pagine di diario e ricorda il passato recente. I dialoghi, le situazioni, i personaggi, sono tipologie narrative a cui associare un repertorio, tipico dei nostri tempi, di pensieri, battute, soluzioni espressive. È questo un pregio del libro. Quello che vivono i protagonisti sono le frasi che ci si racconta tra amici. Massima civiltà dei sentimenti. Nessuno alza le mani, nessuno offende o litiga davvero, nessuno è egoista davvero. Tutto è giusto che sia così, quando ci si racconta senza intimità. Le donne sono come le può pensare un uomo; gli uomini sono come li può pensare una donna quando parla con le amiche. La protagonista è molto confusa, sempre. Non sa neanche lei quello che desidera (molte donne potrebbero rispecchiarsi?). Una cosa è certa, vuole fare l’amore. Parola che lei potrebbe ben sostituire con “scopare”, ma solo per far sorgere uno scrupolo di coscienza all’uomo. È solo una questione nominale. La storia insomma ripropone pensieri e situazioni ammorbiditi da una continua patinata indeterminatezza. Un fantastico repertorio di uscite linguistiche per attirare l’attenzione alla festa di compleanno di qualche amico single. Insomma, libro da leggere per ironia e intelligenza, non per complessità e analisi della crisi di un rapporto di coppia. Poi, un dubbio: perché un libro così maschilista piace alle lettrici? Le donne qui sono proiezione di un’idea maschile di femminilità, e non hanno un desiderio credibile di maternità. Sono donne con appendice riproduttiva di secondo grado. Poi un neo: alcuni passi del romanzo ricalcano certa narrativa erotica francese al femminile. In quei momenti la storia ha il sapore della finzione di una finzione di un’altra finzione…
Fabio Volo: Rappresentazione di un Amore Immaginato
Creato il 22 dicembre 2011 da Dietrolequinte @DlqMagazinePossono interessarti anche questi articoli :
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