Fables | Recensione

Creato il 07 ottobre 2015 da Xab @Xabaras89
Prima di tutto Fables è di gran lunga uno dei più bei fumetti che io abbia mai letto in senso lato.
Me lo sono pappato in due settimane, all'incirca, e non parliamo di un'opera avara di pagine (150 albi per 22 Volumi) e anzi, considerando proprio la sua massiccia produzione seriale posso senza dubbio metterlo tra i migliori del proprio "sport".
Mi spiego:

Si spiega

Fables è idealmente la perfetta fusione tra lo spirito di Sandman e X-Men, vale a dire il mio fumetto "d'autore" preferito ed il serial-comic "commerciale" che ho storicamente apprezzato di più.
La difficile, quasi impossibile fusione tra ricercata complessità "adulta" e "sonorità" pop al limite della telenovela.
In pratica, Stairway to Heaven (e scusate se è poco)

Setting

Avrete tutti presente la situazione israeliana, in modo più o meno dettagliato.
Bene: immaginatevi se nei panni d'Israele ci fosse l'intera comunità fiabesca proveniente dal folklore di ogni umana cultura, una comunità costretta ad un esilio millenario e incognito, concentrato in un quartiere di New York.
Got the picture ? No perché, a grandi linee, questo è quello che s'è inventato Bill Willingham.

Cast e Situazioni


L'idea di avere a che fare con un Lupo Cattivo talvolta negli umani panni (parecchio wolverinici) del detective, Biancaneve amministratrice frustrata (anche per colpa della cara sorellina...), Principe Azzurro puttaniere occasionalmente prestato alla politica (gli mancano giusto le televisioni), Cenerentola splendida femme fatale (assolutamente la mia "principessa" preferita quaggiù) e via fiabando è quel che si dice geniale:
Personaggi consapevoli dei millenni sulle proprie spalle ma pur sempre umani (anche se non sempre letteralmente parlando) problematici, squisitamente moderni.

Tutto bello ?

Se non lo avete letto non ci crederete mai, ma lui è uno dei personaggi più belli della storia del fumetto TUTTO.

Alcune saghe sono decisamente più deboli di altre, o vengono sfruttate male, inoltre troppo spesso molti personaggi vengono dimenticati qua e la man mano che il cast va allargandosi... insomma, volendola farla breve in Fables sono presenti tutti i classici problemi derivanti dalla propria inaspettata longevità:
Leggendolo è abbastanza chiaro come all'origine non fosse pensato come un fumetto che si sarebbe protratto per la bellezza di tredici anni (iniziato nel 2002 e terminato lo scorso luglio), e penso che quanto scritto sopra risulti un po' il dazio da pagare per questo successo.

Once Upon A Plagio ?


La serie Once Upon A Time ha plagiato Fables?
Allora, Once Upon A Time può assolutamente sembrare uno scimmiottamento di quanto scritto dal buon Bill Willingham nelle pagine di Fables (per quanto lui stesso tenda a minimizzare e allontanare la polemica).
Forse non ci sono gli estremi del plagio, del rip off, ma di sicuro delle lampanti influenze concettuali (prontamente edulcorate per esigenze televisive) della serie ABC direi siano sotto gli occhi di tutti.
E intendiamoci: io OUAT l'ho visto ben prima di leggere questo fumetto, e a dirla tutta ho anche apprezzato moltissimo la prima stagione (e Lana Parrilla *gnam*), ma beh...il concept è sempre quello, diciamo solo che tra i due è progressivamente andata creandosi l'abissale differenza che passa tra Elvis e Bobby Solo, tanto per capirci.
Dovessi rispolverare Once, ne parlerò più approfonditamente in un articolo dedicato.

Conclusioni


Fables mi è piaciuto davvero tanto.
Non sempre allo stesso livello d'intensità, anche con qualche brusco calo, ammettiamolo, specie nelle battute finali...ma in definitiva, ha saputo chiudersi in modo così amabile, affettuoso e colmo d'ironica fantasia che non posso non promuoverlo nel complesso.
Faccio lo stronzone lapidario:
Una fase iniziale spettacolare, una parte centrale altalenante e un finale che mostrava un po' i segni "dell'età", ma nulla che possa davvero intaccare lo splendore narrativo portato in scena da Willingham e dai suoi Personaggi.