L'importante è che se ne parli.
Dopo mesi di silenzio, durante i quali l'entourage di Fabrizio Corona ha fatto il possibile per tenere vivo il dibattito su Fabrizio, il "redeipaparazzi" è tornato alla ribalta grazie alla querelle sul presunto (e poi smentito) tentato suicidio in carcere.
Prima la notizia lanciata dal settimanale Oggi, con tanto di particolari inquietati, poi il video-smentita di Federico Corona ed ora la lettera giunta direttamente da Opera, di cui riportiamo, per dovere di cronaca, i tratti salienti:
Non ho mai tentato il suicidio, mai mi è passato per la testa e la sera del 19 ottobre ero beato nel mio letto di acciaio con il materasso di spugna rotto. Nessuno mi ha mai scattato una fotografia, specie in un carcere duro e serio come questo
Caro Brindani (Direttore di Oggi ndr.) ti devi vergognare per quello che hai scritto perchè ho un figlio di 11 anni che va a scuola, dove i compagni e le maestre parlano e lui non ha colpe. Ha già sofferto troppo e non ne vuole sapere nulla di queste falsità. Ti devi vergognare perchè ho una madre che soffre e piange da nove mesi, e non sta bene perchè ha perso la persona che amava. Tutte le notti si alza e piange ed così fragile che potrebbe credere a una cazzata come quella che è stata riportata sul tuo giornale.
Tuttora non sono in una cella singola,ma sempre con lo stesso detenuto come compagno, un sudamericano. Non ho mai agito con forza, nè litigato con nessuno. Ho trovato più verità, dignità e umanità qui che tra tanta gente come te e nel tuo mondo.
Si tratta della seconda lettera in pochi giorni da parte di Fabrizio Corona, dopo quella inviata a Silvia Toffanin. ORA PASSIAMO AD ALTRO PLIS? #noia