Faccia a faccia con Alessia Raguseo e i suoi personaggi

Da Anima Di Carta
L’intervista di questa settimana è dedicata ad alcuni personaggi Fantasy e in particolare a una storia che vuole condurci in un’epoca magica e ricca di fascino.
Il romanzo che stiamo per conoscere è “Le spade gemelle” di Alessia Raguseo, una giovane scrittrice alla sua prima pubblicazione.
La storia ruota intorno a cinque amici (Arcantos, Neiron, Talanos, Marton e Kiros) accomunati da un unico passato e dal comune addestramento all’arte della guerra e al controllo delle forze dei 4 elementi.
Iniziamo con il conoscere in particolare uno di loro, Kiros.
Kiros, vuoi cominciare parlandoci del rapporto che ti lega ai tuoi compagni e spiegarci in cosa consiste l’insegnamento che vi stato impartito?
Siamo cresciuti insieme, sinceramente non ricordo un solo momento della mia infanzia che non sia con loro. Purtroppo quei tempi felici sono stati spazzati via, se Elevian e Antius non ci avessero  trovato, non credo saremo sopravvissuti. Antius è stato un maestro saggio, ci ha insegnato ad essere coraggiosi, a combattere con qualsiasi arma.
Elevian si è occupata della magia, ci ha insegnato a controllare ed evocare le forze dei quattro elementi. Non sono stato un allievo ubbidiente, e la pazienza non è tra le mie qualità. Gli ultimi due anni di addestramento vissuti nell’Immensa Foresta, sono stati per me un vero esilio.  
Ad un certo punto, però, sei venuto meno agli insegnamenti del tuo maestro Antius… ci spieghi cosa è successo?
E’ una storia lunga.
 Una volta lasciati nell’ Immensa Foresta  ci hanno fatto promettere che dovevamo aspettarli lì e che per nessuna ragione, avremmo usato la magia. Ho disobbedito per scoprire chi avesse ucciso Argan, all’epoca indagare  mi sembrava l’unico modo per dargli giustizia. Ma in realtà, e non ne vado fiero, ho usato la sua morte come pretesto per andarmene, trascinando con me tutti gli altri.
 Due spade diventano l’oggetto di una grande sfida… Di cosa si tratta esattamente? E quale sarà il vostro compito?
Stai parlando delle Spade Gemelle, vero?
Credevamo fossero solo il frutto di una leggenda..Si tratta di due spade molto potenti, la Spada Oscura può imprigionare l’anima del proprio avversario nel Cerchio delle Ombre e trasformarla in un demone. La Spada di Cristallo invece, è l’unica che può contrastarla, spezzare il suo incantesimo con il Cerchio della Luce.
Il nostro compito sarà trovare ed impedire, che chi ci vuole morti, si impadronisca anche di quest’ultima, visto che ha gia rubato la gemella, la Spada Oscura.
Un incontro ha segnato in modo importante il tuo destino, quello con Eleonor… un rapporto conflittuale ma intenso: ce ne vuoi parlare?
Quando è entrata nella nostra compagnia ai miei occhi, era solo un’intrusa e il fatto che si fosse presentata come un uomo, nascondendoci la sua identità, ha alimentato i sospetti e la diffidenza.
Ma se non l’avessi incontrata non sarei mai cambiato. Prima nemmeno mi accorgevo di quanto fossi egoista,  di quanto il senso di colpa mi opprimesse. Non posso cancellare quello che è successo a mia sorella Avril, ma ora ho imparato a riconoscere i miei errori e  non considero più una debolezza ringraziare un amico e chiedergli perdono.
A lei devo tutto.
Ma ora vorrei conoscere anche gli altri protagonisti di questa storia… chiedendo ad ognuno di loro di raccontare brevemente come hanno affrontato la vicenda che li vede legati.
Eleonor: Entrare in un gruppo consolidato come il loro, farsi accettare è stato duro. Pensavo che se mi avessero creduto un uomo,  non mi avrebbero  considerato un peso. Ovviamente la verità viene sempre a galla,  e  una volta smascherata, ho cercato di rendermi il più utile possibile.
Avevo le mie ragioni per seguirli e aiutarli, i miei fantasmi,  ma a poco a poco si sono dissolti grazie al loro affetto e soprattutto  a causa, di Kiros.
 Arcantos: Sono il più vecchio della compagnia, sin dall’infanzia mi sono sentito responsabile verso gli altri. Le cose non sono cambiate con gli anni, nell’Immensa Foresta è aspettato a me scegliere se, dopo la morte di Argan, dovevamo abbandonare Kiros o decidere di rompere il giuramento tutti insieme e seguirlo.  Allora  sapevo che era impossibile tentare di farlo ragionare, è tutt’ora sin troppo impulsivo, ma siamo una famiglia e non avrei potuto agire diversamente.  
Talanos: Ho il ruolo mio malgrado del mediatore in questa storia, difficilmente perdo la calma, ma credetemi Kiros mi ha messo più di una volta a dura prova. Ma Arcantos ha ragione, siamo una famiglia e abbiamo imparato a sopportarci e ad aiutarci. Ed Eleonor piano piano, ne è entrata a far parte    
Neiron: Sono d’accordo, anch’io  considero questo gruppo la mia famiglia, sebbene non ci siano legami di sangue come fra me e mio fratello, Arcantos. Forse per questo motivo, anch’io all’inizio sono stato diffidente verso Eleonor, non ai livelli di Kiros, ma di certo non sono stato un buon amico.
Vorrei dire di più, ma sapete, come già mi hanno fatto notare, meglio fermarsi qui, altrimenti sarei tentato di proseguire e non voglio rovinarvi il finale.
Marton: Sagge parole Neiron!
Salve, sono il giullare di questa compagnia, ho la battuta sempre pronta e non ho paura di dire le cose in faccia. Non giudicatemi un tipo superficiale, un sorriso è il mio modo di affrontare le ferite del passato, di togliermi i rospi dalla stomaco e con Kiros è capita più spesso.
Che dirvi di Eleonor? Scoprire il suo segreto è stato uno shock, non mentirò, ma a differenza degli altri non ho nutrito dubbi sulla sua buona fede. Sin dall’inizio ho sentito che potevo fidarmi di lei.
Dimenticavo, oltre che essere un guerriero impavido, in questa storia ho anche il ruolo di Cupido, è non avete idea della fatica. Far ragionare due testardi è una vera impresa.
Ed infine, non posso che terminare l’intervista chiedendo all’autrice, Alessia Raguseo, con quale di questi personaggi si identifica di più e perché.
E’ davvero difficile risponderti, man mano che scrivevo questa storia, ho visto i suoi personaggi prendere vita, crescere, e sebbene siano  profondamente diversi, penso che in ognuno di loro ci sia un po’ di me.  Se vuoi un nome, ti dirò che a quello a cui sono più affezionata,  è  Marton. Non è il vero protagonista, ma è l’amico che tutti vorrebbero avere: disponibile, ironico, saggio, paziente e leale. Peccato solo che sia più bravo di me con le battute.  
Infine, ricordo che "Le spade gemelle" è disponibile su richiesta presso la Feltrinelli, e ringrazio Alessia per aver partecipato con i suoi personaggi a questa intervista. Ne approfitto anche per farle i miei complimenti per la sua recentissima laurea!
LE SPADE GEMELLE
di Alessia Raguseo, Il Filo
Trama
La vicenda ruota intorno a cinque amici, Arcantos, Neiron, Talanos, Marton e Kiros. In seguito alla distruzione del loro villaggio che li ha resi orfani e dove Kiros ha assistito inerme alla morte della sorellina Avril, vengono adottati da Antius e sua figlia Elevian, che li istruiscono rispettivamente all'arte della guerra e al controllo delle forze dei 4 elementi. Dopo 8 anni i 5 vengono condotti nell'Immensa Foresta per terminare l'addestramento, con l'ordine preciso di non abbandonare il luogo prima del ritorno dei maestri e di non usare gli elementi. Dopo 2 anni il giuramento viene infranto dal ribelle Kiros, il quale in seguito all'avvertimento datogli in punto di morte da un giovane giunto al loro accampamento, spinge il resto della compagnia a seguirolo, e ad indagare sulla sua morte. Dopo essere scampati miracolosamente alla morte, i 5 scoprono di essere bersaglio di un gruppo di briganti che come loro, può controllare gli elementi. Confusi e sollecitati dalla stessa Elevian lasciano per sempre l'Immensa Foresta, per raggiungere il loro maestro Antius a Gardien, insieme ad un misterioso compagno di viaggio, che cela il suo volto sotto un pesante elmo, ma ben addestrato come loro alla magia. Presto questi si rivela essere in realtà una donna, Eleonor. Tra lei e Kiros, si instaura all'inizio un rapporto di aspra conflittualità poichè il giovane, sconvolto dalla morte di Elevian è sin troppo sospettoso, non si fida di lei, ma in seguito, grazie al resto della compagnia, capisce di amarla e di essere ricambiato. Il momento della verità è a Gardien, lì dopo aver salvato il loro maestro, i 5 scoprono che il capo dei briganti che da loro la caccia, è Tirus, primo allievo di Antius che mira a distruggere la Spada di Cristallo, mitica arma custodita proprio da Antius. Essa è la gemella della Spada Oscura, spade forgiate dai Saggi e col tempo, passate in eredità ai loro discendenti e allievi; davanti al loro potere essi avevano giudicato l'umanità troppo volubile per controllarle. Questo fino a quandoTirus, sottrae la Spada Oscura pur sapendo di non essere il prescelto a cui è destinata. Il potere della Spada Oscura è quello di evocare il Cerchio delle Ombre, prigione dell'anima di chiunque vi rimanga imprigionato, la quale impossibilitata a raggiungere l'Aldilà, si trasforma in un demone. La gemella, spada creata non per offendere, è l'unica che può contrastarla; infatti evoca il Cerchio della Luce, capace di purificare le ombre e al cui interno, è racchiuso lo spirito dei passati proprietari. Affinchè ci sia l'equilibrio e le due spade non entrino in conflitto, è necessario che siano impugnate e custodite da l'unico e legittimo proprietario. L'erede di Antius è Kiros. Il giovane non accetta il suo destino, ma durante lo scontro finale, quando si trova faccia a faccia con Tirus, per salvare Eleonor e i suoi compagni, cambia parere. Eleonor invece affronta il peso del suo passato, scopre che Tirus è suo padre e nonostante, l'abbia abbandonata, ucciso il suo adorato maestro e attentato varie volte alla sua vita, trova la forza per perdonarlo.
L’Autore
Alessia Raguseo è nata a Foggia il 10 settembre 1987. Vive a Bari con la sua famiglis, nel 2006 si è diplomata presso il liceo Scientifico Domenico Cirillo e attualmente frequenta la facoltà di Lettere e Filosofia presso l'Università Aldo Moro di Bari. Ha pubblicato con il Filo le Spade Gemelle.

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