Facciamo i conti - Recensione - iPhone

Creato il 03 marzo 2014 da Intrattenimento

Vi piacciono i puzzle game? Bene, allora ecco la vostra nuova droga

Un euro e settantanove centesimi. Questo è il prezzo su App Store di Threes!, ultima fatica del minuscolo team indipendente Sirvo LLC composto da Asher Vollmer (ex membro di thatgamecompany), Greg Wohlwend (Ridiculous Fishing, Hundreds) e Jimmy Hinson (Borderlands 2, Mass Effect 2). Una manciata di spiccioli, su una piattaforma però in cui gratis è - purtroppo - ormai la norma e dove già sborsare 89 centesimi per alcuni è uno sforzo notevole. Se rientrate in questa categoria, e se pensate che due euro scarsi siano "troppo" per un giochino su smartphone, probabilmente farete bene ad ignorare Threes! Semplicemente, non ve lo meritate. Ma mentre osservate con compiacimento quella moneta bimetallica che avete conservato tra le vostre finanze, sappiate che altrove c'è chi si sta godendo quello che è in assoluto uno dei migliori puzzle game degli ultimi anni. Questione di scelte...

Tre alla volta

Threes! racchiude in sé la formula perfetta del puzzle game di successo: straordinaria immediatezza nella comprensione delle meccaniche ma eccezionale profondità delle stesse, in maniera tale da garantire uno stimolo costante al giocatore e spingerlo a infilare una partita dopo l'altra. Tutto si svolge all'interno di una griglia di 4x4 caselle, che inizialmente è popolata da 9 tessere. La regola di base è semplicissima: quelle coi numeri 1 e 2 (blu e rosse) possono essere unite per generarne una col numero 3, mentre tutte le altre devono essere accoppiate rigorosamente a quelle uguali, così da crearne una con sopra la loro somma. Due 3 danno un 6, due 6 danno un 12, due 12 un 24 e... ci siamo capiti insomma. Per spostare le tessere e unirle tra loro, basta strisciare sullo schermo il dito in una delle quattro direzioni (su, giù, sinistra, destra): tale azione non muove però una singola tessera, bensì tutte assieme quelle presenti sulla griglia. Lo scopo del gioco è resistere il più a lungo possibile andando avanti ad accoppiamenti, generando così tessere con le cifre più alte possibile fino all'inevitabile e drammatico momento del game over. Questo è destinato a sopraggiungere perché, ad ogni mossa, compare sulla griglia una nuova tessera potenzialmente capace di scombinare i vostri piani a base di somme, magari posizionandosi proprio "lì" dove dà più fastidio. Anche nella gestione di questo fattore si può però mettere in campo la materia grigia, e ciò grazie al fatto che la tessera in arrivo viene in qualche modo anticipata da un apposito indicatore: blu o rosso per gli 1 e 2, bianco per i 3, e bianco con un simbolo + per i maggiori di 3. Inoltre si può anche "decidere" da quale lato dovrà entrare in campo la nuova tessera, che sarà quello opposto al movimento del gruppo. Una volta conclusa la partita i propri sforzi verranno trasformati in un punteggio finale, tanto alto quanto alte risulteranno essere le tessere che si è riusciti a creare. Il supporto al Game Center permette poi ovviamente di confrontare i punteggi con quelli degli amici o degli altri giocatori sparsi nel mondo. Tutto chiaro quindi? Probabilmente no, ma se nutrite un minimo di fiducia in noi dovreste davvero provare il gioco di Sirvo LLC: la accessibilità delle regole di base è tale da permettete di comprendere il funzionamento di Threes! in una manciata di minuti, ma la componente strategica, la necessaria pianificazione delle mosse e la soddisfazione di fronte a una partita ben fatta sono quelle proprie soltanto dei puzzle game di altissimo livello.

Amore tra tessere

La meccanica di gioco è chiaramente l'elemento cardine, il colpo di genio che rende Threes! così straordinario. Eppure il lavoro di Sirvo LLC denota una qualità e una coesione di tutti gli altri elementi che suggerisce la meravigliosa vena creativa che ha sospinto l'intero progetto. Esteticamente, Threes! è bellissimo: pulito, minimalista ma ciò nonostante tutt'altro che semplicemente "funzionale". C'è carattere, c'è arte, c'è ispirazione. Una manciata di colori bastano per mostrare tutto il necessario in maniera chiarissima, senza inutili fronzoli. Per aggiungere un po' di personalità all'altrimenti eccessivo rigore e freddezza di un puzzle game basato sui numeri, Greg Wohlwend ha scelto dare ad ogni tessera occhi e bocca, attraverso i quali esse interagiscono tra di loro o con il giocatore, magari per invitarlo a sbrigarsi di fronte all'attesa troppo lunga di una mossa. Una caratterizzazione che aumenta e si espande con le tessere coi numeri più alti, che diventano veri e propri personaggi addirittura da "presentare" al primo incontro con l'utente. Piacevole anche l'audio, più però per gli effetti (composti soprattutto dai versi delle tessere) che per la musica, un po' superflua e a cui manca la varietà necessaria per non spingere piuttosto alla sua disattivazione.

Pro

  • Immediato ma eccezionalmente stimolante
  • Decisamente non il "solito giochino"
  • Stile grafico molto ispirato

Contro

  • Le partite migliori durano tanto (troppo?)
  • Musiche un po' invadenti

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