Facciamo un gioco, ti va?
Spazziamo tutto, di lena, di gioco, le voglie, sul tavolo sfatte le maldicenze, le storie, le strade, gli incontri
nel secchio le getto
le getti anche tu.
Facciamo che dimentichiamo?
Non ne parliamo, da ora nulla esiste più, è stato uno scherzo, un mero ludibrio, uno strappo al decente, un irriverente
una burletta
una strada stretta
stretta anche per te.
Facciamo che ci nascondiamo?
Stiamo sotto le lenzuola e ridiamo di noi, di ciò che s’è fatto, un ricco baratto, un pezzo pregiato d’eternità
una scommessa
rara ricchezza
nuova per me e per te.
Facciamo che non cancelliamo?
Sarebbe sciocco rinnegare ciò che è stato, il passato, in fondo per quello noi s’è creato una deliziosa unione d’anima e mente
un nuovo futuro
un sentire puro.
Facciamo che andiamo avanti io e te?
Lasciamo al palo chi ha il riso amaro
chi lotta di notte e s’inventa le botte
chi veste di scuro il grigio futuro
chi semina sul cemento e disperde i sogni nel vento.
Facciamo che è ridere restare insieme ed andare avanti, suvvia, senza troppe pene.
E se pena dev’essere, che pena sia, scambiamoci le parti e così sia!
Chiara