Facciamola finita
di Evan Goldberg e Seth Rogen
USA 2013
Sinossi
Mentre sono ad una festa in casa dell’attore James Franco, un gruppo di sei amici famosi rimangono intrappolati tra le mura domestiche dopo che alcuni strani e catastrofici eventi hanno devastato Los Angeles. Non appena le scorte a loro disposizione cominciano a diminuire e l’atmosfera si fa ancora più tesa, i rapporti sono messi a dura prova. Costretti a lasciare la casa, dovranno confrontarsi con il loro destino e con il significato dell’amicizia e del pentimento. (fonte: Filmscoop).
Commento
Commedia sboccacciata e apocalittica, Facciamola finita (This is the end) è senz’altro una delle pellicole più godibili del 2013.
Pur non mancando di una sostanziale demenzialità nella trama e negli sviluppi della medesima, il film firmato da Rogen e Goldberg è assai meno banale di quanto possa apparire a prima vista.
Innanzitutto è un film molto autoreferenziale. Gli attori interpretano se stessi, in una distorsione eccessiva e parodistica di come le star hollywoodiane vengono viste dall’americano medio: cannaioli, pieni di sé, egoriferiti, dediti unicamente a feste e a public relations.
Sicuramente in questi stereotipi c’è anche del vero, e il buon Seth Rogen – uno dei migliori talenti dell’ultima generazione – non ci va giù leggero nel dipingere se stesso e i suoi più stretti amici come dei maniaci fattoni senza spina dorsale.
La trovata degli attori che recitano se stessi risulta vincente. I camei di alcune superstar, come Rihanna ed Emma Watson, servono da cornice a un quadro pregiato. Emma Watson con l’ascia, anche se recita per non più di cinque minuti in tutta la pellicola, è comunque un bel vedere.
Il film poteva forse trovare una chiave di lettura ancor più intelligente, invece non si sposta mai dall’intento di dissacrare e di strappare risate di pancia, più che di testa. Tuttavia riesce quasi sempre in questo intento, perciò l’operazione non si può che ritenere riuscita.
Emma Watson, nel ruolo di Emma Watson. Con un’ascia.
Stupisce poi la bellezza del contesto apocalittico della trama.
La fine del mondo, quella biblica, viene vista dal punto di vista di Hollywood, intesa però come location geografica, e non come industria cinematografica. A far da contorno: sinkhole (voragini che si aprono improvvisamente nella terra, fenomeno realmente esistente), tempeste di fuoco, demoni alati, demoni taurini, possessioni demoniache, demoni stupratori, demoni alti sessanta e più metri.
Insomma: demoni.
Per dirla tutta, questo scenario funziona, a livello meramente estetico, più di decine di altri film dichiaratamente horror e catastrofici.
Occupandomi personalmente di questo settore, non posso poi fare a meno di applaudire alla palese presa per il sedere della dilagante moda americana di credere al “rapimento” divino, che verrà alla fine dei Tempi. Rogen e Goldberg sembrano sposare questa teoria a dir poco forzata (intendo dire: forzata come lettura delle Scritture, quindi anche per chi crede), salvo poi dissacrarla in un finale demenziale e al contempo riuscitissimo.
Facciamola finita è un film consigliato.
Non cambierà di certo la storia del cinema, ma da solo vale quanto tutti i vari Scary Movie, Epic Movie, Disaster Movie, Succhiami, Treciento (etc etc) messi insieme.
Forse perché, una volta tanto, abbiamo a che fare con attori che sanno recitare. Soprattutto nel ruolo di se stessi.
Warning: il livello di volgarità è a livelli altissimi. Se siete persone sensibili, guardate altro. No, davvero.
Demoni, dicevamo.
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(A.G. – Follow me on Twitter)