Da Lunedì 8 Luglio è attiva per gli utenti nordamericani, e a breve la conosceranno anche gli altri fruitori dal resto del mondo, la nuova barra di ricerca di Facebook, che ci aiuterà a trovare contenuti altrimenti inaccessibili. Se siete curiosi e non volete aspettare che l’aggiornamento sia esteso su scala mondiale, e se volete avere un’anteprima in lingua inglese, allora cambiate la lingua del vostro Facebook tramite la pagina delle impostazioni generali, da italiano a inglese (us) e potrete già provare questa nuova funzione che Mark Zuckerberg ha fortemente voluto per i suoi utenti, nell’ottica di rendere il “suo bambino” sempre più semantico e propenso verso il web 3.0. Anche l’introduzione degli hashtag, avvenuta un mese fa, è chiaramente da leggere in questa ottica.
- La nuova barra di ricerca di Facebook
Ma dal punto di vista pratico, a cosa serve questa nuova barra di ricerca e soprattutto cosa la differenzia da quella di cui abbiamo sempre usufruito? Se con la vecchia barra, il suggerimento era piuttosto banale (Cerca persone, luoghi, oggetti) e generico, la nuova barra di ricerca ci propone suggerimenti più interessanti come “Persone che potresti conoscere”, “Amici”, “Foto dei miei amici”, “Musica che piace ai tuoi amici”, “Film che piacciono ai tuoi amici”, “Ristoranti vicini”, “Giochi con cui i miei amici hanno giocato”, “Foto a cui ho messo Mi Piace”.
Vecchia barra di ricerca di Facebook
Inoltre, accedendo ad una delle aree di ricerca proposte, oltre a visualizzare il contenuto richiesto, anche i suggerimenti vengono affinati, come potete vedere dagli screenshot qui sotto. Non vi resta che provare da voi per rendervi conto del potenziale davvero notevole di questa risorsa.
Ecco l’affinamento delle ricerche suggerite una volta entrati nel campo Foto a cui ho messo Mi Piace
L’affinamento delle ricerche suggerite una volta entrati nel campo della Musica che Piace ai Miei Amici.
Innovativa, comoda e utile, in America questa nuova funzione è già amata e allo stesso tempo sotto processo. Già, perchè ora la privacy è sempre meno garantita, o meglio, le impostazioni privacy base non garantiscono che sconosciuti o amici di amici possano trovare facilmente, attraverso la nuova barra di ricerca, foto o post a cui tu hai messo Mi Piace, o possano arrivare a te tramite ricerche come “Persone che lavorano da McDonald’s”. Ciononostante, gli amanti della propria intimità non dovranno far altro che modificare queste impostazioni privacy base in impostazioni privacy personalizzate, stabilendo così chi può vedere i post e le foto in cui si è taggati o a cui hai messo Mi Piace, o le informazioni sul tuo profilo.
Risultati per Persone che lavorano da McDonald’s.
Per gli amanti della privacy (e per evitare che amici possano raggiungere pagine imbarazzanti a cui hai messo Mi Piace) consigliamo di andare sulla pagina Informazioni del proprio profilo e da qui controllare periodicamente tutti le foto, pagine, eventi o quant’altro a cui si è messo Mi Piace, ed eventualmente cambiare in Non Mi Piace Più. Tra l’altro si possono modificare anche da qui le impostazioni privacy, ad esempio, dalla sezione Musica potete cliccare in alto a destra sul tasto Modifica, quindi Modifica Privacy, si aprirà una finestra pop up da cui è possibile scegliere a chi far visualizzare i propri Mi Piace e i propri gusti musicali. Inoltre, se desideri controllare tutti gli contenuti (foto, video, post, eventi…) in cui sei taggato, puoi impostare le notifiche in modo che ti avvertano ogni volta che qualcuno ti tagga in qualche contenuto (ed eventualmente detaggarti). Infine, dalla pagina impostazioni > Diario e aggiunta di tag puoi decidere chi può postare sul tuo diario, chi può vedere i toui post e altre impostazioni privacy. Quest’ultimo è un punto cruciale per molti utenti Facebook, e più che mai ora che la Search Bar è attiva è importante controllare le proprie impostazioni per stare sicuri che nessuna persona indesiderata possa accedere a contenuti che ti riguardino.
Ora non resta davvero che provarla e trovare così tutte le informazioni date ormai per perse nell’oceano quotidiano di Facebook.