Fahrenheit 451 – Ray Bradbury

Creato il 07 luglio 2011 da Aubromio
   Nel 1953 vede la luce quello che viene considerato, in seguito anche in Italia, il capolavoro dell'americano Ray Bradbury.Il romanzo racconta, in un futuro molto prossimo, le avventure dell'incendiario Guy Montag.In quest'epoca i pompieri non spengono incendi, bensì li appiccano: il lavoro di Montag e compagni è quello di incendiare tutti i libri, proibiti per legge.    La scrittura è praticamente scomparsa dal mondo, salvo pochissime eccezioni pratiche concesse, come il regolamento degli incendiari.Bradbury offre una particolare descrizione della vita domestica, a base di televisione, considerata la "Famiglia", che ha l'unico scopo di distrarre gli spettatori dal reale, e di pillole per tutti i gusti, tanto comuni alla gente che quando la moglie di Guy ha un overdose da farmaci, non viene mandato un medico a soccorrerla ma solo due semplici tecnici.In questo clima, Montag è incuriosito da ciò che è chiamato a distruggere, i libri. L'incontro con una sua vicina di casa, la diciassettenne Clarisse, inizia a fargli aprire gli occhi sul passato, di cui si è persa ovviamente traccia, e della condizione presente che ne è conseguita.Quando la ragazza sparisce misteriosamente insieme alla famiglia, l'uomo si sente infelice e solo, così inizia a collezionare i libri sottraendoli al rogo.
   Di nascosto, dentro le mura domestiche, si avvia alla lettura, partendo non a caso dal David Copperfield di Charles Dickens, che inizia appunto con la nascita del protagonista.Tenta di coinvolgere anche la moglie, vittima del sistema, ma con pessimi risultati.Riesce in seguito a contattare un vecchio professore, Faber, cercando alleati per intraprendere una battaglia contro questa tirannide: il coraggio e l'impeto giovanile sono ora affiancati dalla saggezza della senilità, Montag infatti rimane in contatto col vecchio tramite una ricetrasmittente nascosta nell'orecchio.   Tornato a casa, decide di leggere un libro a sua moglie, riunita con le amiche. Le donne sono anch'esse perdute nella distrazione quotidiana dettata dai media, tant'è che quando Montag accenna alla guerra, richiamata spesso e in maniera crescente nello sfondo dell'opera, una delle tre dichiara che sono sempre i mariti delle altre donne che muoiono in guerra, e l'altra risponde di non avere mai conosciuto nessuna che abbia perso il marito in guerra.   La lettura suscita commozione, un sentimento sconosciuto e malevolo, finché le donne abbandonano il salotto.Durante una spedizione, la salamandra si dirige a casa di Montag: l'uomo scopre di essere stato denunciato dalla moglie, e il suo diretto superiore, il capitano Beatty lo costringe a bruciare i libri che ha raccolto, per poi arrestarlo.Nel romanzo, Beatty si fa portavoce della politica invasiva del governo: entrare con tutti i mezzi nelle case dei cittadini, non solo con i lanciafiamme, e stabilire a priori cosa è giusto e sbagliato.Beatty è profeta del distrazionismo tanto promoso dal governo, apprezzando ogni forma di sport, che distrae e non fa pensare, così qualcuno lo fa al posto tuo. Approva la mediocrità del sistema in quanto nessuno può essere diverso dagli altri, anche nella scelta della realizzazione e felicità personale, uguale per tutti “per legge”.   Durante la perquisizione della sua casa, Montag si ribella definitivamente non riuscendo a bruciare i suoi libri e carbonizza Beatty al loro posto, poi fugge dopo aver incenerito il segugio meccanico, simbolo fantascientifico di dispotica persecuzione. Montag realizza che anche il capitano Beatty è insoddisfatto del sistema, essendo tra i pochi personaggi ad aver avuto contatto con una cultura libera. La sua morte è ben desiderata e non fa resistenza alle fiamme.   Alla radio viene proclamata le guerra, contemporaneamente alla fuga di Montag, segno di una lotta su campi differenti e logica conseguenza degli eventi in entrambi i casi.Raggiunta la zona degli uomini-libro, su consiglio di Faber, l'ex-incendiario assiste in TV alla morte di un innocente, architettata per placare i telespettatori. Il vecchio ruolo di Montag è morto come quell'innocente e lui è un uomo nuovo, latitante ai margini della società.   Nel finale, l'autore porta agli apici il suo messaggio: la città è vittima di una bomba atomica, e viene paragonata a una fenicie, che col tempo risusciterà dalle sue stesse ceneri, proprio ad opera di coloro che sono stati considerati un cancro dal proibizionismo.
Per ulteriori approfondimenti su Ray Bradbury, consiglio questo sito, completamente in italiano, dove è presente anche la bibliografia dell'autore.

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