Visite mediche (necessarie per essere licenziati anzitempo) rifiutate oppure continuamente posticipate nonostante validissimi motivi per richiederle; psicologi che si fanno negare per giorni interi a coscritti al limite del crollo nervoso e con il rischio che non controllino più le loro azioni; reclute in conflitto di coscienza costrette a fare la guardia; ufficiali sbraitanti che umiliano gli obiettori davanti alla truppa invitandoli a “far tacere la propria coscienza” e obbedire agli ordini; ragazzi febbricitanti costretti a marciare; ecc. A ciò aggiungiamo gli incidenti militari di cui la cronaca è sempre più zeppa e molti dei quali evitabili.
Oltre a ciò non si contano i casi di disinformazione al limite del ridicolo, in cui si sbraita alla recluta di turno che se non completa il militare vigerebbe un presunto “Berufverbot” (neanche fossimo nel 1939) o, addirittura, che senza scuola reclute completata gli sarebbe preclusa la possibilità di accedere alla facoltà di diritto nelle università svizzere, ecc. Sembrano frasi senza senso dette in bettola fra avvinazzati (e infatti lo sono, perché si tratta di bugie!), ma quando a pronunciarle sono persone in uniforme da graduato rivolte a ragazzi di 19 anni confusi che chiedono di vedere uno psicologo per poter accedere al servizio civile (garantito dalla Costituzione federale), non aiutano, anzi!
Oggi in Svizzera il servizio civile – con tutte le sue limitazioni di carattere anti-sindacale per renderlo sempre meno attrattivo – è un’alternativa vera solo per chi lo sceglie subito; è un’opzione difficile (anche se legale e possibile!) invece per chi tenta di fare la scuola reclute e poi non se la sente più di continuare e chiede di passare al servizio sostitutivo.
Non si può continuare con questo arruolamento forzato dei nostri giovani e con questo mobbing continuo su chi vuole rendersi utile alla collettività senza per forza imparare a sparare. Per tali ragioni ho deciso di votare Sì con convinzione all’abolizione dell’obbligo di leva: manteniamo un esercito di milizia, ma che questa sia su base volontaria! Potremo così liberare un sacco di energie giovani nella società civile e per ben altri valori, di pace e di solidarietà, senza contare tutti i soldi che risparmieremmo.