In onore del bimillenario della morte del princeps Augustus (63 a.C-14 d.C.), 120 luoghi racconteranno anche il fasto e le imprese del grande imperatore romano con aperture eccezionali, dal suo Mausoleo (aperto l’ultima volta proprio dal Fai nel ’94) al Teatro di Marcello fino al Foro che ancora oggi porta il suo nome.
Un percorso ”sulle tracce di Augusto” che, dicono il presidente e il vicepresidente del Fai, Andrea Carandini e Marco Magnifico, ”è a oggi l’unica manifestazione nazionale che avrà al centro l’opera di rifondazione dello stato imperiale nei suoi vari aspetti. Una dedica all’uomo che ha segnato una pausa nella vorticosa espansione dell’Impero romano, ristrutturandolo e facendolo rinascere.
La storia non si ripete – conclude Carandini – ma da Augusto oggi possiamo trarre un messaggio importante: le crisi non si evitano, si possono solo rinviare. Dobbiamo metterci tutti insieme, con i grandi del passato e tutte le cose belle che sappiamo fare, e proiettarci in avanti costruendo un futuro. Per farlo, però, serve una visione”