cast: Harriet MacMasters-Green - Sabrina Jolie Perez - Jarreth J. Merz - Matt Patresi - Paolo Paoloni - Susanna Cornacchia - Giuliano Montaldo
regia: Christian Bisceglia - Ascanio Malgarini
soggetto e sceneggiatura: Christian Bisceglia
musica: Michele Josia
durata: 92 min
Con il tempo anche Sofia comincia a pensare che qualcosa non va. Il vicino di casa Ferri (Paolo Paoloni), un vecchio burbero e scontroso, l’ammonisce invitandola a trasferirsi quanto prima e la donna percepisce l’ostilità che regna nella casa e che terrorizza la figlia ed inizia a soffrire di allucinazioni dove le appare uno spettro di una bambina bionda.
La tensione sale ed anche la donna si convince che “qualcosa” vive nell’armadio ed una notte ne ha l’orribile conferma. Lo spettro (Susanna Cornacchia) si manifesta ed esige nuovamente il dovuto e solo grazie ad uno stratagemma le due riescono a sfuggirgli.
L’incubo è appena all’inizio e Sofia non sa come fare per salvare la sua vita e quella di sua figlia.
Ogni tanto qualcuno ci ricorda che il cinema di genere italiano non ha l’elettroencefalogramma del tutto piatto. Questa volta è toccato a due registi esordienti (Christian Bisceglia e Ascanio Malgarini) il compito di stupirci.
Una storia con una sua originalità, che passa dalla favola nera alla ghost story con eleganza scivolando in un thriller cupo e morboso non privo di azzeccate e saltuarie scene gore; una location più che indovinata con la scelta di girare a Latina, città permeata da reminiscenze architettoniche della sua epoca di fondazione (il ventennio) e resa ancora più bianca e spettrale da una bella fotografia; attori che sanno recitare supportati da caratteristi nostrani di buon calibro ; effetti speciali e supporti digitali italianissimi e di tutto rispetto (altro che il vetusto e gommoso Stivaletti) ed una risoluzione finale della storia, con conseguente colpo di scena per niente scontato e che ti lascia con un sorrisino amaro sulla bocca.
Quasi da gridare al miracolo.
Certo, ci sono alcune ingenuità di fondo, compensate però da sprazzi di genio che fanno da silicone in maniera ottimale e, fortunatamente, l’intervento di Rai Movie è stato limitato al punto da impedire che il taglio del film prendesse l’impostazione di una fiction televisiva (grazie alle continue pressioni sul campo della Onemore).
Poco importa se il prodotto finale sia stato destinato per il mercato estero (il film ha avuto un buon successo a Cannes nel 2012 ed in seguito distribuito nelle sale Inglesi, Americane ed Australiane), cosa che si evince dalla scelta di attori stranieri nei ruoli principali, dal titolo straniero e dai titoli di testa e coda rigorosamente in inglese; quello che importa è che qualcuno abbia saputo dimostrare che gli artigli italiani sono ancora affilati e che, se messi in condizioni di farlo, ancora affettano bene.
In italia il film non è ai arrivato nelle sale ed è stato caricato su CuboVision, usufruibile in streaming ed in seguito distribuito in DVD, questo perché “Fairytale” fa parte del progetto Web Movies della Rai
P.S. ricordarsi di tenere d’occhio la “ONEMORE Pictures” ed il suo film di prossima uscita “Neverlake“
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