False fatture, in manette padre Franco Decaminada

Creato il 04 aprile 2013 da Appnetwork

Arrestato il consigliere delegato dell’Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi) fino al dicembre 2011. Per lui l’accusa è di aver emesso fatture false e di un’appropriazione indebita per circa 4 milioni di euro. Insieme a Decaminada sono finiti ai domiciliari due imprenditori, Domenico Temperini e Antonio Nicolella, con le stesse accuse.

I militari, nell’ambito dell’operazione “Todo Modo”, hanno sequestrato anche un immobile in Toscana, acquisito, secondo l’accusa, con fondi distratti dall’Istituto dermatologico. Nel luglio 2012, i finanzieri effettuarono per la prima volta una serie di verifiche in Vaticano con cui si sfiorò l’incidente diplomatico.

Oltre agli arresti, altre 10 persone sono state denunciate, a vario titolo, per i reati di riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, occultamento delle scritture contabili ed appropriazione indebita. Le indagini hanno consentito di accertare “condotte di spoliazioni” messe in atto da Decaminada, quale consigliere delegato al Superiore Provinciale dal 2004 al dicembre 2011, incaricato della gestione del comparto Idi-Sanità, da Domenico Temperini, all’epoca amministratore delegato di società interamente partecipate dalla Provincia Italiana della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione ed attive nel settore della formazione del personale, nonché amministratore di Idi-Farmaceutici e direttore generale pro-tempore del comparto Idi-Sanità e Antonio Nicolella, membro del consiglio di amministrazione della società riconducibili all’Istituto.



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