La megatruffa nel settore dei prodotti biologici è stata scoperta dai militari del comando di Verona.
La Guardia di finanza ha sequestrato oltre 700 mila tonnellate di prodotti alimentari falsamente biologici che venivano commercializzati e scoperto un giro di fatture false per oltre 200 milioni di euro.
Gli arresti, disposti dal gip di Verona, sono stati eseguiti a nella città veneta e a Ferrara, Pesaro Urbino e Foggia.
L'indagine riguarda una gigantesca frode nel settore della vendita di prodotti biologici e ha portato anche al sequestro di oltre 2.500 tonnellate di merce (frumento, favino, soia, farine e frutta fresca) spacciata per biologica.
L'Italia, ricordano le organizzazioni agricole, detiene il primato europeo nel bio per numero di produttori certificati e per ettari di terreno coltivati. Nonostante la crisi, il fatturato del bio è infatti più che triplicato nell'arco di un decennio.
«Più della metà degli italiani - sottolinea la Coldiretti - acquista oggi prodotti biologici, (+11,5% consumi primo quadrimestre 2011). Diventa dunque sempre più importante non abbassare la guardia sul fronte dei controlli, anche alla luce di un aumento del 49% delle importazioni nel 2010».
Sulla stessa linea Confagricoltura, che ricorda come il bio sia divenuto un comparto «dai grandi numeri, che ha saputo assicurare una stabilità e una crescita positiva alle aziende agricole» anche in questo periodo di crisi. E proprio la crisi, aggiunge la Copagri, «può diventare terreno ancora più fertile per le truffe ed è quindi necessario previre e reprimere, evitando che i responsabili possano rientrare nel circuito commerciale».