A quanto emerso dalle indagini l’indagato, che, hanno accertato gli agenti, si comporta nella vita quotidiana come una persona che non necessita di alcuna assistenza, dopo essere stato riconosciuto ipovedente alla meta’ degli anni ’70, era rientrato nelle ”categorie protette” nel 1981 ed era stato assunto quale centralinista in un ente regionale. Nel 2007, su sua istanza, era stato riconosciuto dalla Commissione invalidi civili della Asl cieco assoluto, status concesso a coloro che ”hanno un residuo visivo 00 in entrambi gli occhi, con eventuale correzione, ovvero a coloro che hanno la totale mancanza della vista o la mera percezione dell’ombra o della luce” iniziando a percepire la prevista indennita’ di accompagnamento corrispondente a 827 euro mensili. Sono in corso accertamenti per verificare se cio’ ha consentito all’indagato di anticipare il collocamento in quiescenza rispetto agli ordinari termini.
Il danno erariale conseguente alla truffa ai danni dello Stato e’ in corso di esatta quantificazione; in relazione alla sola indennita’ di accompagnamento si aggira in oltre 50 mila euro. Ulteriori dettagli saranno resi noti nel corso della conferenza stampa che si terra’ alle 10.30 in Questura.