Fame chimica è un film del 2003, diretto da Antonio Bocola e Paolo Vari.
Claudio e Manuel, amici da sempre, sono cresciuti nel contesto non facile della Barona, quartiere della periferia sud di Milano e hanno condiviso le principali esperienze della loro vita
Due amici d’infanzia nella periferia milanese, due “zarri”: uno fa lo spacciatore, l’altro un lavoro normale, faticoso e mal pagato. I due si innamorano della stessa ragazza e la loro amicizia è ad un bivio.
Sullo sfondo, la piazza dove vivono è teatro di forti scontri sociali.Un film che nasce da una forma produttiva mai tentata in questa misura in Italia: tutti quelli che ci hanno lavorato hanno una compartecipazione negli utili e nelle eventuali perdite del film. Già da questo se ne può individuare lo spirito: la voglia di lasciare il segno, di dire che il cinema può raccontare la realtà senza rinunciare a fare spettacolo.
Con tutta le vitalità, la rabbia ma anche l'amore di cui i giovani sono capaci. Anche se le maschere che indossano per non mostrare le loro ansie potrebbero far credere l'opposto a chi è pronto a giudicare senza fare lo sforzo di conoscere.
Tuttavia sono molto diversi: Claudio si ammazza di lavoro in una cooperativa a ritmi esasperati, per portare a casa qualche soldo, ma si sente totalmente insoddisfatto e senza alcuna prospettiva per il futuro; Manuel lavora come gommista, ma di fatto il suo business è lo spaccio, che gli fa guadagnare un bel po' di soldi e il rispetto degli zarri del quartiere.
Manuel rappresenta il prototipo dello zarro metropolitano e in piazzetta è lui il capo. L'amicizia tra i due giovani si incrina a causa di una ragazza, Maja, la bella amica d'infanzia di Claudio, che vive a Londra ed è tornata per alcuni giorni in città.
Sullo sfondo c'è la vicenda della piazzetta che vive il rapporto conflittuale tra immigrati e italiani. Il tabaccaio Grignani (che poi è il padre di Maja) organizza un comitato per costruire una cancellata per separare gli italiani dagli stranieri, che sono accusati di essere la fonte di tutto il degrado della zona. Claudio, però, è convinto che l'edificazione della barriera sia un pretesto per eliminare la concorrenza del maghrebino Zakhir che gestisce l'altro bar della piazzetta, ma, nonostante ciò, l'iniziativa trova forte sostegno da parte della popolazione del quartiere.
Una notte, mentre Claudio, Maja e Manuel passeggiano assieme, scoppia una bomba nel bar di Grignani. Arrivata la polizia, Maja e Claudio riescono a scappare. Manuel, invece, rimasto ferito nell'esplosione, reagisce aggredendo un poliziotto e rubandogli la pistola, ma poco dopo viene arrestato.
Le accuse che pesano su di lui sono gravi: ha minacciato un poliziotto e viene trovato in possesso di cocaina, quindi rischia parecchi anni. La vicenda si chiude con Claudio che decide di finirla con il suo ingrato lavoro e Maja che torna a Londra; nel frattempo in piazzetta la cancellata verrà costruita, ma per Grignani, che guarda sconsolato il suo bar distrutto, non c'è niente da festeggiare.
Il 16 aprile 2004 è stato pubblicato con etichetta Nove Nove/BMG la colonna sonora del fil.m
Tracce
Dio B.el è Zambo Shalo - Al Mukawama
Zion High - Zion Train
Time Travel - Royalize
Ella's Melody - Zion Train
Stai mai cca' - 24 Grana
Zoara - DJ Funk
Nuova ossessione (club mix) - Subsonica
Express lunch - Systems of Survival
Guarda Milano - Ginosauri
Cuore in gola - Michele D'Anca
Ahi, disperata vita - Pino Daniele
La linea scura - Ludovico Einaudi
O ballo re' pezzienti - Al Mukawama
Vesuvio - E Zèzi
True Born - Al Mukawama
Interpreti e personaggi.
Marco Foschi: Claudio
Matteo Gianoli: Manuel
Giulio Baraldi: Cosimo
Mimmo Allanprese: Cuccu
Joel Bossi: Damon
Andrea Canesi: Renato
Teco Celio: padre di Claudio
Vito Gravante: Carlo
Francesco Guida: Fridas
Alessandro Mureddu: Alarico
Olga Olgiati:
Luca "'o Zulù" Persico: se stesso
Valeria Solarino: Maja
Giovanna Pattonieri Revere: madre di Maja
Roberto Sbaratto: Grignani
Mauro Serio: poliziotto Di Natale
Umberto Terruso: poliziotto
Angelo Tramontana: Tony
Matteo "TrKvTz" Vescovi: Davidone
Persefone Zubtic: Margareth