Scende anche la propensione al risparmio: il rapporto tra il risparmio lordo delle famiglie e il loro reddito disponibile (questa la definizione dell’Istat) ha raggiunto il 13,4%, riducendosi di 0,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente e di 1,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2009.
Pur non avendo
Non abbiamo bisogno di dati ufficiali per capire che dal lato dei prezzi, il loro aumento non è stato momentaneo, ma perdura nel tempo, toccando beni e servizi consumati, che hanno pesato e pesano sui bilanci delle famiglie del “ceto medio”, spesso lavoratori dipendenti, per le quali i redditi pur restando pressoché invariati, in termini reali sono diminuiti.
Quindi con parole riassuntive: Gli effetti della crisi economica pesano sulle tasche dei cittadini.
I redditi reali delle famiglie italiane subiscono duramente l’impatto della crisi economica e nonostante le frasi rassicuranti dei nostri politici sulla sua quasi imminente fine, noi italiani ci sentiamo più poveri.
Pur avendo alle spalle una forte tradizione di “brave formichine”, alla luce dei risultati degli ultimi anni è diventato decisamente problematico accumulare scorte economiche sia da investire sia da immagazzinare in caso di ulteriori difficoltà.
La tendenza del vivere si sta orientando solo all’immediato, rimandando (visto il futuro troppo incerto) alla fortuna, alla speranza, alla provvidenza e perchè no anche agli alieni!
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