Tra i lati positivi dell’essere una famiglia expat in una delle città più gettonate per un weekend c’è che, prima o poi, ti capiterà di ospitare a casa, per N giorni, amici e/o parenti.
La cosa, com’è intuibile, e’ un po’ un’arma a doppio taglio.
Perché si fa assai piacere ritrovare facce amiche ogni tanto.
Ma è anche vero che poi ti devi un po’ incastrare le tue di ferie per andare altrove.
Ma questo, a conti fatti, e’ un problema risolvibile.
Anzi.
Non è proprio un problema.
E poi vuoi mettere che l’ospite ti porta sempre qualche pensierino di carattere gastronomico?
Io ci metterei la firma, ecco!
Ci sono momenti in cui aspetti quella tal visita con ansia, perché quelle persone hai proprio voglia di rivederle.
E quel momento arriva.
Ed e’ come ritrovarsi in una giornata di sole.
E invece poi capita che, anziché il sole, inizi a piovere.
Oggi è una giornata uggiosa e con una pioggia fastidiosa.
E forse non è un caso.
Questa mattina saremmo dovuti andare a prendere alla stazione il cugino del maritozzo con moglie e figlioletto al seguito.
La telefonata subito dopo l’alba ci ha comunicato qualcosa di diverso:
Sono stati bloccati all’aeroporto di partenza perché lui, non europeo, aveva bisogno di un visto per entrare in Uk (perché qui gli accordi Schengen non sanno dove sono di casa).
Siamo un po’ tutti tristi oggi.
Qui e anche li.
E forse questa pioggia un po’ ci rappresenta.