era successo, taaanto tempo fa, che con frau patata avevamo avuto qualche divergenza di vedute.
“frau patata, secondo me negli spogliatoi del personale e dei visitatori dovrebberro esserci delle foto che illustrano la sequenza corretta di vestizione per entrare in produzione”
“fraudelciaro, lei pensa forse che i suoi colleghi non sappiano leggere?”
mi incazzai non poco, non era la questione se sapevano leggere o meno, era questione che uno fa mille volte prima a vedere come ci si veste correttamente con due o tre foto che leggendo una procedura di venti pagine.
comunque dopo qualche giorno uraganò nel mio ufficio frau patata come soleva fare di solito.
“ho parlato con i superiori, sono d’accordo con lei e dicono che ci vogliono le foto, visto che ha avuto lei la bella idea, le foto le facciamo a lei, è contenta?”
“come no, non ho mai desiderato di meglio che apparire davanti a tutta l’azienda vestita da astronauta, è il sogno di una vita che si realizza”.
comunque andai con frau svampiten negli spogliatoi e facemmo le benedette foto, lei le plastificò e le attaccammo.
poi io dopo due anni sono partita.
poi ieri a mensa ho incontrato frau ganza, una che voi non conoscete ma che io ho rivisto volentieri, era a berlino per una riunione anche con altra gente e così sono andata al suo tavolo a salutare tutti.
un ragazzo si alza in piedi e mi stringe la mano.
“lucia vero?” ti ho riconosciuta dalle foto negli spogliatoi.
bene.
qualcuno ha una buca dove nascondermi?