Per tenere alta l'attenzione del lettore il romanzo di fantascienza adotta in genere una narrazione incalzante, caratterizzata da colpi di scena e suspense. Frequenti sono i dialoghi tra i personaggi che servono a coinvolgere nella vicenda e le descrizioni di ambienti estranei o di personaggi alieni e mostruosi. Il finale è generalmente sorprendente e talvolta viene lasciato volutamente privo di una reale conclusione chiara e soddisfacente per stimolare ulteriormente il lettore nell'immaginazione oppure per comunicargli un senso di mistero e di inquietudine. Trattandosi di un genere popolare e di largo consumo, la narrazione procede agile e spedita. Gli scrittori tuttavia inseriscono quasi sempre nel racconto dei termini tecnici per dare maggiore credibilità alle vicende e creare l'illusione che esse siano, o possano divenire, realtà.
Le principali ambientazioni del genere Fantascienza si possono distinguere in tre principali filoni:
-storie ambientate in altri mondi;
-storie ambientate sulla Terra in un lontano futuro oppure in tempi prossimi ma in condizioni che hanno completamente modificato il pianeta rendendolo irriconoscibile come per esempio un disastro atomico, una catastrofe naturale oppure una guerra;
-storie che hanno come sfondo il mondo dell'informatica e dei computers e creano scenari sconvolgenti basati sulla realtà virtuale e sulla cibernetica.
I protagonisti delle vicende che fanno da sfondo alla narrativa del genere Fantascienza sono per lo più di tre tipologie:
-esseri umani, per esempio astronauti, scienziati, esploratori ma anche persone comuni -più raramente- che si trovano improvvisamente coinvolti in avvenimenti straordinari o in imprese fuori dalla realtà quotidiana, non dimentichiamo l'essere umano mutante che grazie a una evoluzione del suo genoma, in modo accidentale oppure creata in laboratorio, assume caratteristiche differenti da quelle degli individui della sua stessa specie. Nei racconti di fantascienza queste mutazioni genetiche forniscono agli umani coinvolti delle facoltà al di sopra dell'ordinario che vengono definite "poteri" per esempio i famosi X-Men del mondo del cinema e dei fumetti;
-extraterresti, come umanoidi o marziani, collocati nel loro mondo lontano oppure scesi sulla Terra in missioni a volte pacifiche ma per la maggiore distruttive;
Le imprese che vedono i protagonisti di questo genere impegnati all'interno della storia sono generalmente elementi ricorrenti come viaggia alla scoperta dell'universo e di nuovi mondi con nuove creature, guerre tra pianeti, invenzioni rivoluzionarie, creazione di robot e esseri mutanti, contatti con alieni, rappresentazione della Terra dopo una terribile catastrofe e ipotesi sulla società del futuro.
Un piccolo spazio voglio dedicarlo a uno dei miei argomenti preferiti di fantascienza: il viaggio nel tempo.
Il primo a descriverne uno è stato lo scrittore inglese Herbert George Wells nel lontano 1895. Secondo lo scienziato Einstein il tempo è in funzione della velocità: più andiamo veloci più scorre lentamente. Per verificarlo si è provato a confrontare due orologi ad altissima precisione facendone volare uno su un aereo e tenendo l'altro a terra. Il primo era più lento -in quantità infinitesimale- ed era rimasto indietro a confronto dell'orologio tenuto a terra. Le implicazioni di questo fatto sono straordinarie. Immaginiamo che un astronauta parta nel 2010 ad una velocità prossima a quella della luce, verso una stella distante 10 anni luce dal nostro pianeta e torni subito indietro alla stessa velocità. Per chi è rimasto sulla Terra il viaggio è durato vent'anni di attesa ma per l'astronauta il viaggio ha richiesto solo pochi mesi: in un tempo breve si è ritrovato catapultato nella Terra del 2030 invecchiando fisicamente di soli pochi mesi.
Le storie di fantascienza classiche negli ultimi tempi sono entrate in crisi. Questo accade perché gli scenari immaginati dagli autori di quaranta o cinquanta anni fa sono divenuti in gran parte realtà e non stupiscono più. Molto in voga stanno diventando le storie che hanno come argomento centrale la realtà virtuale e la clonazione. Le "macchine per sognare" -realtà virtuale appunto- rappresentano la nuova frontiera del rapporto uomo-computer. Usare questo tipo di tecnologia equivale a entrare in un sogno ma con tutto il corpo e con la netta sensazione di essere coscienti e dirigere gli avvenimenti. Il distacco con cui si vede un film scompare definitivamente e diventiamo i veri protagonisti di storie e accadimenti che in altro modo non potrebbero far parte delle nostre vite. Il risvolto pericoloso e negativo di questa futuristica tecnologia è alla base di molte storie scritte e viste. Un'altro argomento trainante, attualmente utilizzato nella fantascienza, è la clonazione. In natura esistono molte cose strabilianti. Può capitare che due gemelli si assomiglino come due gocce d'acqua tanto da essere indistinguibili. Ma per quanto simili nell'aspetto due individui non saranno mai identici come due fotocopie a colori. Il carattere, le capacità, i desideri e i sogni li distingueranno sempre e comunque da tutti gli altri come singoli individui. Questo è ciò che eravamo abituati a pensare fino a pochi anni fa. Poi l'essere umano è riuscito a creare artificialmente ciò che in natura non esiste: il sosia perfetto, il clone. La clonazione rappresenta una delle frontiere più affascinanti e inquietanti al tempo stesso della scienza. Per ora la sperimentazione si è fermata agli animali -o così dicono- ma quando sarà il turno dell'uomo? La clonazione viola il principio dell'unicità dell'individuo ed evoca nella nostra fantasia scenari inquietanti in cui scienziati e uomini potenti replicano a piacimento esseri privi di volontà oppure riportano in vita personaggi che nessuno vorrebbe rivedere. Nella realtà la scienza utilizza la clonazione per creare cellule, tessuti e interi organi allo scopo di curare malattie e non per dare vita a nuovi individui clonati da altri. Ma nel mondo dell'immaginazione, della letteratura e del cinema le cose si spingono ben più in là. Ecco che i nuovi scrittori di Fantascienza devono inventare e trarre spunto da elementi nuovi e questo diventa sempre più difficile. Ma ancora molto c'è da scrivere e infinito da leggere!
Vediamo ora insieme qualche classico del genere Fantascienza:
"La macchina del tempo" è probabilmente il primo romanzo in cui il viaggio nel tempo venga giustificato con una invenzione pseudoscientifica invece di un avvenimento mistico, soprannaturale o magico. L'invenzione di H. G. Wells è ormai talmente radicata nella cultura popolare che è difficile immaginare qualcuno che ancora non conosca grazie al romanzo, a un fumetto, una serie televisiva oppure uno dei tanti film che a questa storia si sono ispirati..Tutti conoscono la vicenda: un inventore - siamo in epoca vittoriana - concepisce una macchina per viaggiare nel futuro. Raggiunge un'epoca in cui la razza umana si è divisa in due stirpi: i mostruosi e malvagi Morlock e gli Eloi a loro sottomessi. Questi ultimi sono sostanzialmente identici agli umani della nostra epoca ma vivono in un apatico benessere e vengono allevati dai Morlock come bestiame da macello. L'autore crea una realtà futuristica che può spaventare ma che al tempo stesso può davvero essere realistica.
Isaac Asimov racconta nove storie di robot nel mondo del futuro dal punto di vista della scienziata robotpsicologa Susan Calvin. L'’incredibile genialità dell’autore traspare dalle descrizioni di questo mondo futuro in cui i viaggi spaziali sono una avvenimento comune e giornaliero, il pianeta Terra trae la propria energia per farci vivere dalle stelle e dagli altri pianeti -magari fosse vero-. E’ futuristico parlarne anche adesso e se si pensa che l'autore ha pensato tutto nel 1950 si capisce bene per quale ragione è ritenuto uno dei maestri del genere. Molto spesso il lettore si ritrova ad affrontare complessi discorsi etici e meccanici ma non risultano di difficile comprensione perché l'autore rende tutto chiaro anche quei concetti che dovrebbero esserci oscuri. Da questo romanzo è stato tratto il film campione di incassi con l'attore Will Smith Io, Robot.
Bene, dopo aver analizzato insieme il genere Fantascienza vi chiedo di pensare bene a ciò che avete letto e di decidere quale romanzo tra quelli che avete letto nel corso della vostra vita di lettori sia quello che a vostro parere incarna meglio il genere. Può trattarsi di un classico -come i due accennati da me sopra- oppure qualcosa di più moderno. Altro punto sul quale desidero discutere con voi sono le note positive che spingono a leggere il genere e quelle negative invece che possono allontanare dalla lettura. Non c'è una risposta giusta e una sbagliata! Non giudicate ciò che gli altri commenteranno! Cerchiamo di creare una discussione coerente con l'argomento ma sopratutto costruttiva per aiutarci tutti a meglio comprendere queste letture e per trascorrere insieme piacevolmente del tempo utile ed educativo.
Inizierò io e poi attendo i vostri commenti.
Eilan Moon:
Il romanzo che scelgo come quello che meglio incarna il genere -tra quelli letti sinora- è proprio un classico della letteratura. Sto scrivendo del meraviglioso e super inventivo "Ventimila leghe sotto i mari".Lessi questo capolavoro quando ancora non ero che una bambina di poco più di dieci anni e infatti mi parve -data la giovane età- una favola un pochino noiosa ma che mi lasciò il grande amore per il suo protagonista il famigerato Capitano Nemo e del Nautilus. Ovviamente l'ho poi riletto con una menta più aperta e matura e devo proprio ammettere che mi ero sbagliata sul fatto che fosse una storia noiosa. Jules Verne ha avuto la capacità di creare qualcosa dal nulla e renderlo reale, non solo all'interno delle pagine del suo romanzo ma addirittura oracolare l'invenzione di uno strumento che sarebbe davvero stato creato e utilizzato ancora oggi. Si potrebbe anche dire che forse questo autore ha davvero creato la macchina del tempo di Wells e l'ha usata per vedere il futuro e scriverne dei libri. Chi può saperlo? Superiamo le fantasticherie senza senso di Eilan e chiediamoci ora quali sono le note positive e quelle negative di questo genere letterario. Devo dirvi che trovo difficoltà a parlarne perché in effetti questo è un genere che o si ama oppure si odia, ma darne una spiegazione diventa seriamente difficile. Ho notato che le persone che non apprezzano il genere solitamente tendono a dire che questi romanzi sono superficiali e sciocchi e che gli autori scrivono cose "dell'altro mondo" e come dargli torto? in fondo è proprio questo il punto centrale di questo filone letterario. Sognare il futuro, immaginarlo nel bene e nel male. Questa è la Fantascienza. Unica nota positiva per gli amanti del genere e unica nota negativa per chi invece non lo apprezza.
I VOSTRI PARERI commentate qui sotto.
Articolo originale di scritto da Eilan Moon Non è consentito ripubblicare, anche solo in parte, questo articolo senza il consenso del suo autore. I contenuti sono distribuiti sotto licenza Creative Commons.