Capita a volte che si desideri dare vita ai propri sogni, e chi sta nel mondo custom questo lo sa benissimo, si comincia col prendere chi sa quale pezzo di ferro e tirarne fuori magari un chopper, o lo si lascia il peggio possibile e si va in giro su una rat bike. Chi non vuole mettere mano alla fiamma ossidrica e alle tenaglie può trovare interessante usare il vecchio sistema del pennello o dell’aerografo e sbizzarrirsi. Nel nostro caso abbiamo cambiato l’abito ad una custom, illustrando sulle sue lamiere una favola. Già, come si usava mille anni fa per i carri dei teatranti girovaghi, che portavano le loro leggende al mondo.
” C’era una volta, in un mondo lontano, un negromante che trascinava la propria vecchiaia ed i propri incantesimi nel buio di un bosco, al riparo dalla compagnia degli uomini, perduto nella sua solitaria tristezza. Era stato giovane, un giorno, così tanti anni prima, ed anche lui aveva amato, perdutamente, ma solo per vedere l’oggetto dei suoi desideri fuggire con un cavaliere. Oh, la furia che lo aveva ottenebrato lo aveva reso un demone, e si era vendicato maledicendoli. ” ” Poi, col tempo, aveva imparato a rimpiangerla e sognò di farla rinascere. In una notte di luna piena lanciò i suoi sortilegi più potenti contro un albero cavo, secco dai secoli e dalle intemperie. E, tra i lampi ed i vapori, dal tronco nacque una ninfa, la cui bellezza emanava una luce tale da strappare i bordi della notte. ” ” Per essere sicuro di non perderla nuovamente, il negromante evocò dei feroci goblins, che corsero al suo servizio bardati delle loro armature da combattimento. Nulla chiedevano se non di servirlo, paghi della loro malignità. ” ” Ma la ninfa era nata dal connubio tra la magia e la natura e la sua potenza ancestrale non poteva essere inferiore a nessuno. Così, con un gesto delle sue dita sottili, comandò agli orridi serpenti del bosco di liberarla. Silenziosi e mortali, due enormi serpi giunsero ed ebbero facile vittoria sui goblins. ”
” Libera, come era sempre stata, sin dall’inizio dei tempi, qualsiasi forma avesse preso il suo spirito, la ninfa fuggì nelle profondità della foresta e il negromante cammina ancora, accompagnato dalla sua rabbia e dal suo dolore, nella eterna ricerca del suo sogno svanito…”
Un capriccio del caso? Uno scherzo del destino? O forse solo la scatenata fantasia del proprietario e l’arte del nostro amico Roberto Proietti che l’ha aerografata… fatto sta che la piccola ninfa è uscita dalla favola per vivere di nuovo tatuata sulla pelle di una moto, e correre per il mondo chi sa per quanto ancora…