Far West sull’autobus

Creato il 05 marzo 2012 da Silvanascricci @silvanascricci

Venerdì mi sono concessa un giorno di ferie da passare all’ufficio comunale per l’ICI poichè il mio comune mi ha mandato una bella letterina dicendo che devo pagare una sovratassa poichè ho chiesto la deduzione prima casa su un immobile in cui non risulto residente.

Capite che una tale contestazione mi fa girare subito i ball, perchè in quell’appartamento io risiedo, ininterrottamente, da 27 anni, come testimonia pure il mio certificato di residenza.

Come non bastasse il suddetto ufficio sita in via Capramozza che, come nome, è tutt’altro che rassicurante; senti già la scure del fisco che si abbatte sull’esile collo, deve essere simile alla sensazione che provò Maria Antonietta.

Aspetto l’autobus, il solito, a cui è pure dedicata una sezione di questo blog, salgo e trovo da sedere; mentre sono assorta nelle mie incazzature sento una signora, circa settantenne, che urla ad un signore, circa quarantenne, “togli le mani, altrimenti ti faccio una foto col cellulare”, “toglile subito, immediatamente, brutto stronzo”.

A porta Santo Stefano l’autista apre le porte per fare scendere la gente e la signora urla: “quello stronzo ha rubato il portafoglio a questo vecchietto!!!”

A quel punto scende anche la signora accompagnata da un ragazzo giovane e corrono dietro al ladro e, dopo pochi metri, lo inchiodano.

Ovviamente il ladro ha mollato per terra il malloppo che viene recuperato dal vecchietto che era sull’orlo del pianto, ma che si ringalluzzisce e si spertica in ringraziamenti dopo aver scoperto che non mancava neppure un centesimo.

Direte voi che è un episodio di civica collaborazione tra cittadini che si trovano, senza volerlo, insieme in uno spazio ristretto ed angusto; ed avete anche ragione, ma non è finita qui.

Dall’autobus si vedono il ragazzo e la signora che dice: “che faccio, chiamo la polizia?” ed il ragazzo che risponde: “non importa” e molla un cartone al ladro che, preso alla sprovvista, barcolla; a quel punto la signora fa un cenno col capo al ragazzo che annuisce e parte, dalla gamba della signora, una ginocchiata terrifficante nei bassifondi del ladro.

Segue ululato del ladro con relativo piegamento in due e risalita sul mezzo pubblico della signora e del ragazzo.

Devo complimentarmi con la signora per lo spirito di osservazione e l’atletismo, condivido anche la ginocchiata nelle parti basse, il cartone nei denti lo avrei, però, evitato.



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