Il leader dell’UKIP mette in guardia contro il riemergere del socialismo nazionale
Paul Joseph Watson
Prison Planet.com
Il deputato Nigel Farage ieri ha tenuto al Parlamento europeo un discorso entusiasmante, durante il quale ha avvertito che le azioni dell’UE stanno ponendo le basi per il riemergere del socialismo nazionale e che il continente si trova di fronte alla prospettiva di disordini di massa.
Confrontando la crisi della zona euro con il fallimento del comunismo, Farage ha detto che la UE è un Titanic che ha colpito un iceberg.
"E’ una Unione europea del fallimento economico, della disoccupazione di massa, di bassa crescita, ma peggio di tutto è una UE con la prigione economica dell’euro. Questo ora pone pericoli enormi per il continente", ha dichiarato.
"Siamo di fronte alla prospettiva di disordini di massa, forse anche la rivoluzione in alcuni paesi che sono stati spinti alla disperazione totale e assoluta".
"In Grecia, quello che abbiamo visto Domenica scorsa ricorda piuttosto l’elezione tedesca del 1932. Abbiamo visto il crollo del centro dello status quo e l’ascesa degli estremi a destra e a sinistra. Sapete, questo progetto potrebbe anche causare la rinascita del socialismo nazionale in Europa. "
"Stiamo andando nella direzione sbagliata. Dobbiamo sciogliere la Zona Euro. Dobbiamo lasciare liberi quei paesi del Mediterraneo."
Il leader del Partito indipendentista del Regno Unito ha finito con una nota di fuoco, avvertendo che l’unico modo per risolvere la crisi è uno scioglimento ordinato della zona euro, abbandonando la moneta unica, e ritornando ad un’Europa basata solo sul commercio.
"Non possiamo farlo se ci viene richiesto di unirci intorno a quella bandiera", ha detto Farage indicando la bandiera dell’Unione europea, "non devo fedeltà a quella bandiera e neanche la maggior parte delle persone in Europa."
Farage non è affatto solo nel suonare il campanello d’allarme che l’Europa potrebbe affrontare una rivolta di massa durante la crisi finanziaria del continente.
L’anno scorso è stato riferito che il governo britannico aveva ordinato alle sue ambasciate nella zona euro di elaborare piani di emergenza per aiutare i britannici residenti all’estero nel caso di un collasso dell’attuale moneta euro mentre un ministro anziano raccontava al London Telegraph che questa eventualità "ora è solo una questione di tempo".
Il piano delineava le conseguenze di un collasso finanziario in cui la gente non sarebbe in grado di accedere ai conti bancari o effettuare prelievi di contante, che porterebbe a rivolte e disordini di massa.
Già nel mese di dicembre, l’alto comandante militare degli Stati Uniti, generale Martin Dempsey, si è detto preoccupato del fatto che gli Stati Uniti potrebbero essere esposti al crollo della zona euro" a causa del pericolo di disordini civili e lo scioglimento del sindacato".
Anche il primo Ministro rumeno Emil Boc ha recentemente avvertito che i tumulti in risposta alle misure di austerità draconiane potrebbero far crollare interi paesi.
Due anni fa abbiamo avvertito che "sommosse e rivoluzioni saranno la reazione alla fase successiva del nuovo ordine mondiale", che è esattamente ciò che sembra stia accadendo.
L’Europa è già stata colpita da massicci disordini e manifestazioni pubbliche nel corso degli ultimi due anni in Francia, Spagna, Grecia, Italia e Regno Unito.
I tentativi del leader della sinistra radicale Alexis Tsiprasdi di formare una nuova coalizione anti-salvataggio in Grecia potrebbe essere precursori di un nuovo acuirsi della crisi dell’euro-debito che molti economisti dell’establishment avevano falsamente dichiarato finita.