Autore: La Redazione
Mar, 20/08/2013 - 16:30
Da Marylin Monroe alle fate, dai nudi ai volti, le “opere” (anche se le virgolette non dovrebbero essere giustificate) di Hadwin sembrano essere figlie di un’abilità davvero singolare, che non ha controparte durante la veglia. Lo stesso Hadwin, infatti, ha dichiarato più di una volta di non avere velleità artistiche da cosciente, e anzi di creare disegni orrendi.
Sembrerebbe dunque che il fattore discriminante sia proprio il sonno. Numerosi sono stati i test clinici ai quali il giovane artista si è sottoposto nel corso degli anni, ma nessun medico è riuscito a comporre e fornire una diagnosi del tutto indicativa sulla condizione di Lee, fermandosi a inserire le attività di Hadwin nell’ampio spettro delle parasonnie, uno dei grandi gruppi che raccolgono i disturbi del sonno.
Per di più, se pensiamo che questo “artista inconsapevole” non ha alcuna memoria delle sue creazioni, e da sveglio non riesce a produrre quanto invece sforna di notte, la singolarità è ancora maggiore.
In molti, negli anni, hanno scritto ad Hadwin, raccontandogli i propri disturbi, qualcuno per esprimere la propria riprovazione per il fenomeno. Dono o meno, disturbo o abilità straordinaria, i lavori che vengono fuori dalle mani di Lee sono piuttosto interessanti. E forse è solo questo l’importante.