"Napoli è uno Starbucks a cielo aperto"
Io sono figlio del Vesuvio (provincia, ma dal balcone di casa mia lo vedo comunque). E non esiste giorno che non passi senza bere il caffè....una vera icona del calore domestico, del momento di relax e dello spirito dell'ospitalità. E per noi a Napoli il caffè è" 'o rito" (il rito). Un vero rituale antropologico automatico, spontaneo...chiunque ha un fornellino sul posto di lavoro ha anche una macchinetta ed un po' di caffè nascosto da qualche parte. Perchè il caffè per un napoletano è come l'acqua ma con uno scopo: è un vero e proprio induttore di convivialità e socialità. Mi spiego meglio, formulare la domanda: "metto a fare un po' di caffè?" non è altro che una sorta di pretesto per chiacchierare, conoscere chi si ha davanti, scambiarsi qualche pettegolezzo, chiacchierare su qualche "fattariello". Perchè a Napoli bisogna vivere bene, con calma e sempre insieme a qualcuno. Restando nel focolare domestico si dice che:UNA DONNA CHE NON SA FARE UN BUON CAFFE' S'ADDA METTER SCUORN! In questo post non parlerò della storia del caffè ma semplicemente di come fare un buon caffè con la CUCCUMELLA e con la più comune e classica macchina espresso.
Il segreto per un buon caffè napoletano è che a farlo deve essere un napoletano!!! (semplice no?) Scherzi a parte, per fare un buon caffè basta poco..semplici regole che tra poco vi elencherò
Qualcun'altro sostiene che il vero segreto per un buon caffè sia legato alla CUCCUMELLA: la "caffettiera "napoletana" che va rovesciata e resa celebre e famosa dal grande EDUARDO DE FILIPPO nell'altrettanto celebre ed immortale scena del balcone in "Questi fantasmi".
Purtroppo la caffettiera napoletana sta avendo vita breve sia per il fatto che le miscele moderne sono molto fini (purtroppo finisce sempre per passare qualche grano e troppa caffeina) e sia per il fattore tempo (il caffè deve scendere piano piano, quasi per infusione)
Forse il vero segreto per fare un buon caffè è usare un buon caffè.......(una buona miscela, ma questo lo lascio scegliere a voi)
Io sono sempre convito che se si capisce una tecnologia si diventa padroni di essa....questa macchinetta non è altro che una micro-caldaia che riempita d'acqua, quando si raggiungono i 100° il vapore sale, passa per il filtro con la miscela di caffè ed il calore spinge l'acqua arricchita dallo stesso caffè.
Ecco a voi: FARE UN BUON CAFFE' CON LA MOKA ESPRESSA Semplici manovre per evitare di fare una vera "ciofeca" (cioè una bevanda imbevibile)
- quantità d'acqua: bisogna versare acqua nel serbatoio senza superare il forellino;
- inserire poi il filtro dove andremo a mettere la miscela;
- quantità di caffè: nel serbatoio per ogni tazzina vanno calcolati 5-6 grammi di caffè (a voi i calcoliper macchinette a tre, a sei, a 10 e così via). Non pressatele troppo, dovete creare la classica "muntagnella" (alcuni invece pressano e fanno dei forellini con lo stuzzicadente o fiammifero);
- avvitiamo la parte superiore della macchinetta molto stretta;
- portiamo all'ebolizione l'acqua a fuoco molto debole;
- appena sentiamo il rumore caratteristico del caffè che sale (ci vuole orecchio), alziamo il comperchio per evitare che il vapore si condensi sul coperchio e ricada facendoci fare un caffè annacquato;
- non fate uscire completamente il caffè, togliamo la macchinetta dal fuoco (altrimenti il caffè brucerebbe e rovinerebbe l'aroma=
- zuccherare: c'è chi lo zucchera mentre esce e chi invece lo versa in una tazza e lo rigira per creare la schiuma....questo lo lascio scegliereoco: questo lo brucerebbe, compromettendone la riuscita.
- l'importante è gustarlo CALDO
QUALCOSA DA SAPERE......