Farfalla variegata

Da Gabriel

il nome della persona amata non è una parola come un’altra. Ha una fisionomia speciale, una vita, è dolce e sacro e lo si pronuncia sottovoce come un pp musicale.  
più non sentoquel diminutivo caroche tanto vezzeggiavi per un udito solo un suono che vibrava armonioso e variegatofra erbe aria e marecome volo di farfallasu fiori delle mie zolle
lo sussurravi con amoretenendo fra le mani viso di cucciolo beatocome innocente bimbo sul seno della madree dentro agli occhi miei tuoi erano lo specchio dolci e languidi sussurriteneri e violenti amplessi
lo specchio di un romanzoscritto con baci di parolee ora nulla più nell’aria non più sillabe né vocalidi quel diminutivo caroe farfalla variegatapiù non fermi l’ale  più non posi il volos’un appassito stame