il Giudizio di Carlo Lanna Summary:
Finalmente anche in Italia la celeberrima serie tv antologica con Martin Freeman
Ispirato all’omonimo film dei fratelli Cohen, Fargo, è una serie tv che lo scorso anno è apparsa in America sulle frequenze della F/X. La rete che trasmette Son of Anarchy ed American Horror Story, porta in tv un vero successo televisivo – più di critica che di ascolti – che assottiglia sempre più la linea che intercorre tra cinema e tv. Fargo con tutto il suo carico di humor nero e drammaticità, dal 16 Dicembre è sulle frequenze di SKY Atlantic dove, la prima stagione composta da 10 episodi, è visibile a tutti gli abbonati di questo grande contenitore di idee. Rinnovata per una seconda stagione – avrà trama e cast diverso – Fargo rimane una delle serie tv più apprezzate dalla critica e soprattutto è uno di quei prodotti televisivi più premiati degli ultimi due anni. Il pilot è stato già presentato lo scorso ottobre al Roma Fiction Fest – la kermesse che celebra l’arte seriale americana – ed ora è tempo che tutti apprezzino questa serie tv di rara bellezza. Noi di Oggi al Cinema vi elenchiamo 5 validi motivi per non perdere neanche un fotogramma di questo piccolo gioiello seriale.
Martin Freeman – lo Sherlock televisivo e l’Hobbit della terra di Mezzo – è Lester Nygaard assicuratore insicuro di un piccolo centro del Minnesota. La storia si svolge fra Bemidji e Duluth, due città del nord degli Stati Uniti, segnate dall’arrivo del violento delinquente Lorne Malvo, con il volto di un convincente Billy Bob Thornton; durante un casuale incontro a Bemidji, il malvivente dal fascino magnetico e con una sottile ironia, trascina in un piano criminale l’insicuro Lester Nygaard. A seguire le tracce delle loro malefatte c’è la giovane e intraprendente agente di polizia Molly Solverson (l’esordiente Allison Tolman). Dunque, perché guardare Fargo?
5. E’ una serie in bilico tra realtà e follia. La bellezza di Fargo è insita proprio in questo dualismo. Ciò che rende speciale ed allo stesso tempo molto accattivante questa produzione seriale, è il suo perdersi in un racconto simil-realisto dove una forte venatura sarcastica, impreziosisce ed alleggerisce una narrazione fatta di “ se potessi .. ma io non.. volevo dire che..”
4. Esplode la bravura e lo charme di Martin Freeman. L’attore era già conosciuto ai più per la sua sublime interpretazione in Sherlock, ma qui in Fargo quel suo fisico mingherlino, quel viso sparuto ed impaurito, rendono giustizia ad un attore famelico, di una bravura disarmante e dal fascino terribilmente magnetico.
3. Fargo fin dal suo incipit è una serie che crea dipendenza. E’ una serie da divorare episodio dopo episodio. Fargo ha un ritmo coinvolgente, alcuni colpi di scena assolutamente geniali (che fanno costernare senza ritegno), un cast dal grande respiro ed un plot che non smette di emozionare. Solo il pilot dischiude tutta la pienezza di una serie che è già un cult.
2. Il freddo del Minnesota è la cornice adatta per una vicenda non originalissima ma tanto appassionante. In Fargo le ambientazioni sono l’ingrediente necessario. Come in un drammone che proviene dai ghiacciai della Scandinavia, dove a predominare sono maglionici dalle tinte sgargianti e bizzarri copricapo di lana, il vento gelido del Minnesota, è la cornice perfetta del racconto che viene sviscerato nei dieci episodi della stagione. Atmosfere fredde e cupe, sono il ritratto perfetto per descrivere la follia e la spregiudicatezza insita nell’animo umano.
1. Affabilità ed un pizzico di humor rendono Fargo il cult indiscusso del 2014. Raggiunge quasi la bellezza stilistica e narrativa di True Detective, ma Fargo ha con sè una dose di ilarità e sarcasmo che, nel suo piccolo, innesca qualcosa di nuovo nel panorama seriale moderno. La serie è bella come poche e, da una parte, siamo contenti che una produzione del genere sia vista di buon occhio dai critici americani che solitamente, tendono a boicottare tutte le serie tv dal grande appeal come Fargo.
di Carlo Lanna per Oggialcinema.net