È estremamente pericolosa questa miscela di populismo, qualunquismo, razzismo e stupidità economica (uscita dall’Euro, non pagare i debiti, il ritorno alla Liretta già fallita dieci anni fa) che sta invadendo la rete negli ultimi tempi. Se è vero (com’è vero) che internet oggi è il veicolo principale della protesta e della contro-informazione allora questo estendersi di concetti fascisti diventa molto preoccupante. Ed è preoccupante in particolare perché queste perniciose idiozie circolano in ambienti molto diversi da quelli nei quali ti aspetteresti di trovarle. Non li leggi (solo) nelle pagine di gruppi neofascisti, neonazisti e di estrema destra xenofoba ma danno bella mostra di sé in gruppi di discussione e pagine che abbiamo identificato fin’ora come progressiste, di sinistra o, comunque, di innovazione sociale. Questa recrudescenza fascista in Italia ci riporta agli anni venti, quando il popolo cercava l’uomo forte, e ci riporta al clima immediatamente antecedente la seconda guerra mondiale. In particolare l’antisemitismo che si sta diffondendo strisciando con il mito del banchiere ebreo e del complotto sionista ci fa rituffare in un passato che pensavamo irripetibile e invece, a quanto pare, irripetibile non è.
(foto da "Il Puttanaio" )
Luca Craia
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