Neologismo, coniato dallo stilista Oscar de la Renta, con il quale vengono identificati i soggetti che seguono in modo passivo e acritico qualunque dettame della moda.
Ecco io, a volte, mi sento un po' fashion victim.
Mi faccio prendere dalle mode. Anzi, all'inizio sono sempre titubante, poi però ci casco come una pera.
La mia fortuna è quella di avere buon senso. Io sono consapevole di come sono fatta e conosco i miei limiti. Sono la classica "donna a pera", con poco seno e con un fondoschiena diciamo importante, quindi lo so che certe cose non me le posso proprio permettere. Tipo i vestiti che fasciano. Certi tipi di pantaloni. Quasi tutti gli abitini di Asos.
Una volta ci rimanevo male, ora invece ho capito e certe cose non le prendo neanche in mano quando giro per negozi.
Però, di fondo, mi faccio prendere. Mi fisso. Soprattutto se credo che una cosa mi possa stare bene.
Come ormai l'intero web sa, l'8 marzo è uscita la collezione limitatissima Marni at H&M.
Francamente non ero molto interessata, non ci avevo fatto tanto caso, finchè qualcuno non ci ha scritto un post e ciao, quella collezione me la sono anche sognata di notte.
Mi era anche venuta l'idea di prendere un treno e andare la mattina stessa a cercare di accaparrarmi qualcosa (lo spolverino lo spolverino lo spolverino), ma ho temuto che a casa mi prendessero per pazza e poi, di base, sono pigra e non avevo voglia di alzarmi prestissimo per andare a comprare dei vestiti. In più mi ero convinta che dalle mie parti la gente non ne sapesse niente di questa collezione. Siamo provinciali, porca miseria!
E invece. Sono passate le cavallette anche qui. Un'orda assassina.
Quindi ciao spolverino, ciao.
Ieri mattina guardo fuori, una bella giornata. Ma sì, vado a fare un giro oggi pomeriggio.
Fischiettando e passeggiando, toh! sono capitata proprio davanti ad H&M. (Non mi ero guardata la strada per arrivarci su google maps, no. E non mi ero neanche stampata la cartina).
E niente, c'erano due espositori ancora pieni. Più che altro di giacche plasticose orrende, ma anche di quattro-cinque paia di short fuxia e tipo sette-otto bluse dorate.
"Dai, guardo se per caso c'è la blusa della mia taglia. Ma solo per guardare. Tanto cosa me ne faccio. E' dorata." La trovo. L'ultima. "Dai, me la provo, giusto per."
E adesso?"
Poi non ricordo bene cos'è successo.
Ma mi sono ritrovata con questa in mano:
Cosa volete che vi dica, sono una debole.
Ma sono anche una persona felice.
Niente rende più felici che comprare cose completamente inutili.
Ora però, veniamo a noi.
Quando la posso mettere?
E con cosa?
Dai, datemi una mano, magari riesco anche a non lasciarla marcire nell'armadio.
Intanto, però, io sono soddisfatta lo stesso.
Sono una maledetta féscion victim.