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Fassino si ricandida a sindaco di Torino: “Voglio finire quello che ho iniziato”

Creato il 14 dicembre 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Fassino: “Ho deciso di ricandidarmi e confermare il mio impegno a sindaco di Torino”

Piero Fassino ha deciso, si ricandiderà alle elezioni di questa primavera per il secondo mandato. Secondo il sindaco, “Il cambiamento a Torino è già iniziato, ma dobbiamo fare ancora tante cose insieme”.

Photo credit: Niccolò Caranti via Foter.com / CC BY-SA

Photo credit: Niccolò Caranti via Foter.com / CC BY-SA

Sul caso Giorgio Airaudo, Piero Fassino si esprime velocemente, affermando che la sinistra dovrebbe essere unita “sono gli elettori a chiedercelo”.

Ha scelto di dare l’annuncio in una fabbrica dell’800. Hanno lavorato per oltre cento anni decine di migliaia di lavoratori per poi subire una trasformazione. Questa è la dimostrazione di come cambia Torino. E’ una metafora, quella del primo cittadino, che utilizza a Barriera di Milano come slogan per la sua candidatura. 

“Una volta Torino era strutturata in un sistema piramidale. Tutto girava intorno al centro, polo principale della città, ma oggi sappiamo che non è più così” ha detto Fassino, che ha poi aggiunto: “I prossimi anni la trasformazione sarà concentrata qui. Prima era una sequenza di fabbriche via Cigna, ora ci sono attività commerciali, uffici e musei. Questo con la linea 2 della metro e la variante 200 sarà il centro della trasformazione. Torino è una città che si trasforma e non voglio dire che non abbiamo vissuto la crisi, non viviamo in una campana di vetro, crisi misurato nel futuro più precario dei figli, chi in cassa o chi si è visto ridotto il reddito. La crisi non basta denunciarla perché sta lì, bisogna sfidarla e superarla, non bisogna aspettare. Bisogna mettersi in movimento e la trasformazione urbana è il modo in cui la sfidata e la contenuta e cercata di superare. Si dice che c’è una ripresa, bene, dobbiamo agganciarla e creare le occasioni avere il lavoro che non ha o per aumentare il proprio reddito. Sfida che dovremmo condurre insieme, hanno costruito il cambiamento molecolare, pezzo per pezzo, un cambiamento iniziato e diventerà il luogo è il centro. Per fare tutto questo lo dobbiamo fare insieme, il cambiamento è un’impresa. Per questo mi ricandido insieme a noi per continuare il lavoro”.

Su tutta Barriera di Milano, appunto, sono stati investiti circa 30 milioni di euro di fondi europei e regionali. 

I messaggi di congratulazioni sono arrivati tempestivamente da ogni direzione del Partito: da Sergio Chiamparino, ora al vertice della Regione, a Matteo Renzi. 

Il bilancio della città cola a picco e il buco nell’amministrazione supera oggi il miliardo di euro, ma questo non ferma il  sindaco e i suoi sostenitori di Partito, alla ricerca di una nuova investitura.

S.C.

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