Tutti stanno dando la colpa alla pioggia che scendeva con vigore e al forte vento. Tutti parlano di fatalità Tutti affermano che la colpa di questa tragedia è da attribuire alla "vetusta" età dell'edificio, dato che fu costruito più di 100 anni fa, precisamente nel 1913 e che a quel tempo non esistevano prodotti e tecniche valide come ci sono oggi (!) - mi domando cosa dovremmo dire noi che in Italia abbiamo palazzi del '600 o mura romane.
Tutti dicono la loro, ma praticamente nessuno ha il coraggio di ammettere che la colpa di tutto questo è da attribuirsi alla grande inefficienza di chi stava dirigendo i lavori. Ma forse, più che non aver coraggio, è che proprio non riescono a pensare che un ingegnere possa sbagliare, perché qui chi ha studiato, chi è diventato qualcuno, viene sempre visto come una persona al di sopra delle altre. Ma vediamo di capire di cosa parlo.
Nel centro di Sorocaba, proprio di fianco al più importante Terminal di onibus della città sorgeva una grande fabbrica tessile, la Tecelagem Cianê, con sedi in altri Stati del Brasile.
Questa fabbrica era tra le maggiori della Regione di quel tempo, e fece tanto successo. Ma come tutte le cose a un certo punto la sua vita finì e venne chiusa. Siccome qui in Brasile non sanno preservare edifici antichi, la fabbrica venne abbandonata.
Ecco allora che a qualcuno venne la geniale idea di fare un megashopping nell'area di questa fabbrica abbandonata. Quindi, con un investimento iniziale di 360 milioni di R$, si progettò questo shopping, Pátio Cianê Shopping, su un'area di 43.000 mq totali. E l'idea prevedeva di tenere alcune parti della vecchia fabbrica, giusto per dare un tono più chic a questo gigantesco paradiso per consumatori.
Ora io, che sono ignorante e ingenuo, immagino che per un progetto di tali dimensioni vengano chiamati i migliori architetti e ingegneri per garantire un lavoro fatto a regola d'arte. Ma molte volte mi dimentico che sono in Brasile e qui lavori fatti con giudizio non esistono.
Quindi immaginate una fabbrica enorme fatta di mattoni. I nostri cari ingegneri locali cosa hanno fatto? Hanno demolito la parte interna lasciando però i muri esterni intatti.
Ora, io non sono un ingegnere civile né tantomeno un architetto. Non sono nemmeno un muratore e non ho nessuna idea di come si faccia a costruire una casa. Ma nella mia immensa ignoranza penso che lasciare un muro di mattoni alto 10 metri e anche più, con un perimetro vasto come quello, senza nessun appoggio o sostegno, non sia una buona idea. È vero che ho visto dei lavori semplici fatti da muratori qui in Brasile che è da mettersi le mani nei capelli. Però una cosa è fare una tramezza in casa o cambiare il telhado, un'altra è progettare e costruire uno shopping con 226 negozi, 5 cinema, palestre e chissà che altro.
Allora, a questo punto, lasciatemi dire le cose a mio modo: ma 'sti cazzo di ingegneri dove cazzo hanno studiato? Ma che scuole hanno fatto? Sicuramente avranno preso la laurea per corrispondenza perché è impossibile che un ingegnere o un architetto faccia un errore cosi madornale. Ma non è la prima volta che succede un fatto del genere. Il più recente è successo a Rio de Janeiro nel gennaio di quest'anno, in cui caddero due edifici e ci furono 11 morti. E guarda caso anche in uno di questi edifici stavano facendo dei lavori di ristrutturazione.
Ora sono in ballo ricerche, inchieste, scuse generali. Tutti danno la colpa ad altri e tutti, indistintamente, affermano di aver lavorato nel migliore dei modi. Ma rimane il fatto che sette persone sono morte, e l'unica consolazione è che questo muro sia caduto dalla parte meno frequentata di persone. Perché se fosse successo dalla parte opposta, proprio dal lato che la gente si dirige verso il Terminal (Terminal aperto 24 ore al giorno con un flusso di 94.000 persone al giorno) allora la tragedia sarebbe stata decisamente peggiore.
È inutile negarlo: qui in Brasile non esiste la serietà l'efficienza l'organizzazione. Qui tutto viene fatto in qualche maniera e, se Deus quiser, alla fine funziona. Ieri Dio não quis.