Recensione
Difficile dare un voto unico trattandosi di tre volumi distinti, in cui il primo e il terzo ritrovano gli stessi protagonisti e sembrano uno la prosecuzione diretta dell'altro, mentre il secondo appare quasi come un interludio e, per certi aspetti, il meglio riuscito.
In comune La Fata delle Tenebre (Tithe), Le fate sotto la città (Valiant) e La guerra delle fate(Ironside) hanno ovviamente l'ambientazione urban fantasy che mescola la realtà urbana newyorkese al mondo delle fate, che popolano i boschi, i fiumi e le colline, nascosti agli occhi degli uomini da potenti incantesimi.
La rappresentazione del mondo delle fate è quanto di più tradizionale ci possa essere e, dunque, assai poco "fatata": fate, pixie e folletti sono esseri crudeli, amorali, abituati a uccidere per noia e a torturare per divertimento, la loro apparente bellezza maschera perfetta del vuoto del loro animo. Ancora una volta Holly Black dimostra di essere un'autrice che sa dare pane al pane e vino al vino: pur scegliendo adolescenti come protagoniste delle sue storie, la scrittrice non ricorre ad abbellimenti o versioni edulcorate delle leggende tradizionali. Il sangue scorre, la gente muore, le scelte fatte sono irrevocabili.
Ancor meglio, la Black non presenta versioni edulcorate nemmeno dei suoi protagonisti: i suoi adolescenti bevono, fumano, fanno sesso, non sono bellissimi e non si innamorano di persone bellissime. Soprattutto, quando si innamorano, pur disposte a qualunque sacrificio quando la vita della persona amata è in pericolo, non sono altrettanto disposte ad annullare la propria esistenza per vivere all'ombra dell'amato, come la fine de La guerra delle fate magistralmente dimostra.
Con grande sincerità e senza fronzoli di sorta, l'autrice affronta anche il tema della tossicodipendenza fra i giovanissimi ne Le fate sotto la città, descrivendo un gruppo di squatter preda di una polverina "fatata", i cui effetti ricordano molto quelli dell'eroina. E' questo a mio parere il capitolo meglio riuscito della trilogia, con la sua disincantata rappresentazione di famiglie allo sbando, amicizie imperfette e spasmodiche ricerche dell'oblio nelle quali si trova coinvolta la giovane Val, adolescente che finisce a vivere per strada e a fare il corriere per un troll.
Purtroppo Val e il suo Ravus appaiono esclusivamente nel volume centrale, una sorta di parentesi alla storia di Kaye, altra ragazzina che ne La Fata delle Tenebre scopre di essere in realtà una pixie, scambiata alla nascita con una bambina umana dalle fate e, a causa del suo amore per l'autodistruttivo cavaliere Roiben, si troverà poi coinvolta nel bel mezzo di un conflitto tra Regno della Luce e quello delle Tenebre... e fra i due farete davvero fatica a scegliere per chi parteggiare.
Le caratteristiche positive evidenziate in precedenza valgono per tutti e tre i volumi, ma per qualche motivo lo stile e la trama in La Fata delle Tenebre e La guerra delle fate appaiono di qualità leggermente inferiore, i dialoghi meno convincenti (forse anche per colpa di una traduzione che a tratti appare un po' troppo letterale), la storia, soprattutto nel primo volume un po' sconclusionata, con i protagonisti che compiono considerazioni senza alcun nesso logico, e non certo per colpa dell'affascinate illogicità delle creature fantastiche.
Inoltre nel primo racconto sembra che l'autrice sia in grado di mettere a fuoco solo la protagonista, mentre tutti gli altri appaiono come una carrellata di personaggi secondari che entrano e escono dal campo visivo in modo inefficace, compreso l'amico del cuore di Kaye, Corny, che dovrebbe essere la tradizionale "spalla" ma che fatica a trovare un suo ruolo e la sottotrama che lo riguarda sembra sempre un po' appiccicata al corpo principale, senza che riesca mai a fondervisi veramente.
La situazione migliora in La guerra delle fate, anche se dispiace che dei protagonisti di Le fate sotto la città si ritrovi solo Luis, un personaggio che avrebbe meritato più spazio, mentre gli altri si limitano a una comparsata nel finale.
Nel complesso assegnerei quindi tre stelle al primo e terzo capitolo e quattro al secondo, apprezzando comunque l'abilità dell'autrice nel creare una trilogia originale, avvincente, giustamente spietata e di grande atmosfera, in grado di rapportarsi con onestà ai lettori per cui è stata scritta e a creare anche per gli adulti un mondo da cui è veramente difficile staccarsi: una volta entrati nel mondo delle fate farete davvero fatica a riconnettervi alla vostra realtà di tutti i giorni.
Giudizio:
+3stelle+ (e mezzo)Dettagli del libro
- Titolo: Fate delle tenebre: La trilogia
- Titolo originale: Modern Faerie Tales #1-3
- Autore: Holly Black
- Traduttore: Egle Costantino
- Editore: Mondadori
- Data di Pubblicazione: 2014
- Collana: Chrysalide
- ISBN-13: 9788804618720
- Pagine: 664
- Formato - Prezzo: Rilegato con sovracoperta - 22,00 euro