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Creato il 06 marzo 2013 da Fugadeitalenti

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Copiamo volentieri questo storico titolo de Il Sole 24 Ore (vecchio di solo un anno e mezzo…),  per ribadire quanto -al di là della difficile situazione politica contingente- non ci sia più tempo da perdere, per rimettere in piedi il Paese.

Il sondaggio che abbiamo lanciatosu Facebook  dopo le elezioni, sull’opportunità di restare o scappare dal Paese, ha restituito un quadro unanime: chi è in Italia se ne vuole fuggire, ora più che mai, chi invece è all’estero non ha dubbi… ci vuole rimanere.

La gravità del momento sta tutta nelle cifre:

-la disoccupazione giovanile ha toccato quota 38,7%. E’ vero che questi numeri cominciano a non fare quasi più notizia, considerata la loro ascesa costante. Ma non per questo sono meno gravi;

-i precari sono 2 milioni 800mila;

-all’interno di questo contesto, il Pil 2012 è crollato del 2,4%, il debito pubblico è arrivato al 127% del Pil e ci sono -più in generale- 3 milioni di senza lavoro. Mentre la pressione fiscale ha raggiunto il 44%!;

-i salari italiani sono in caduta libera: siamo al dodicesimo posto nell’Ue, la Germania -altro gigante manifatturiero- ci sopravanza del 14,6%. Siamo abbondantemente sotto anche UK e Francia;

-secondo Il Sole 24 Orea soffrire la crisi sono soprattutto i laureati, categoria che ha visto aumentare mggiormente la nuova disoccupazione rispetto al 2011: +43%, contro il +18% dei diplomati;

-in tutto questo, è boom per le partite Iva dei giovani: +8,1% nel 2012, quasi sei punti sopra la media generale. Questo alla faccia di tutti i tentativi fatti, anche per legge, affinché sparissero i cosiddetti “lavori dipendenti mascherati da partite Iva”.

Non c’è più tempo da perdere, indipendentemente da chi governerà nei prossimi mesi. Ogni non scelta rappresenta un passo in più verso il baratro. Mai come in queste settimane l’Italia è tornata a ballare sull’orlo dell’abisso. E come ci confermano i nostri riscontri online, i giovani -in Italia e all’estero- lo hanno capito prima e meglio di tutti.

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